I DODICI INGREDIENTI PER UN BUON PERCORSO DI PREPARAZIONE ALLE NOZZE PER UNA VITA DA SPOSI

Per la buona riuscita di un percorso è fondamentale che sia:

  1. Un itinerario di fede a misura concreta dei nubendi,
  2. con un accompagnamento attento e costante della Chiesa nella persona dei parroci e delle coppie di sposi della propria comunità di appartenenza,
  3. con uno stile di primo annuncio kerigmatico,
  4. avendo come punto di rifermento la Parola di Dio,
  5. come guida il Magistero della Chiesa,
  6. mostrando come la loro scelta di matrimonio è innanzitutto una risposta alla vocazione battesimale all’amore nuziale,
  7. un amore che va accolto nella sua integrità, autenticità e totalità di unità di un uomo e di una donna in anima e corpo, aperta responsabilmente al dono della vita, all’accoglienza di bambini dati in affido o adottati e all’educazione della prole, con il sostegno dei principi morali propri dell’antropologia cristiana personalista e con il supporto delle competenze professionali e scientifiche offerte dai Consultori di ispirazione cristiana;
  8. evidenziando come, sin dalla creazione, la relazione di amore tra l’uomo e la donna è l’immagine primordiale di Dio,
  9.  e come, nella redenzione, tale relazione è divenuta l’attualizzazione del Mistero Grande dell’amore nuziale di Cristo Sposo per la Chiesa Sua Sposa, che si realizza nella liturgia eucaristica del matrimonio,
  10. conferendo agli sposi, in forza della grazia del sacramento nuziale, una spiritualità e una missione specifica nella Chiesa e nella società,
  11. e alla famiglia l’unicità dell’essere icona della Trinità;
  12. per ultimo, l’itinerario si conclude con l’accoglienza dei nubendi divenuti sposi in comunità familiari di giovani coppie.

Nota bene:

1. non tralasciare o non dimenticare mai alcuno di questi ingredienti;

2. non basta soltanto l’osservanza di tutti gli ingredienti, ma la buona riuscita dipende innanzitutto dalla saggia valutazione che i parroci insieme alle coppie di sposi fanno nel prestare attenzione ai nubendi, nell’ascoltarli, nel considerare bene carismi, abilità, competenze e strumenti che si hanno a disposizione e soprattutto nell’adoperarsi ad una costante formazione per meglio rispondere alle sempre nuove sfide pastorali.