ORIENTAMENTI

Si rivela urgente e necessaria una più attenta cura pastorale dei fidanzati, vissuta attraverso la quotidianità di scelte, proposte, iniziative: non limitate al tempo che precede immediatamente la celebrazione del matrimonio, ma capaci di valorizzare tutto il tempo del fidanzamento. Essa va attuata in stretta sintonia con la pastorale giovanile e vocazionale e deve essere preceduta da attenzioni e iniziative rivolte a quanti, pur senza essere ancora fidanzati, cominciano ad assumere atteggiamenti paragonabili a quelli dei fidanzati stessi. È un compito che riguarda e interpella ogni comunità cristiana e, in particolare, ogni parrocchia. In un adeguato progetto e cammino di pastorale giovanile, c’è da proporre, in modo organico e stabile, incontri, iniziative, esperienze perché questi giovani possano accostarsi con la calma e la serietà necessarie alle problematiche della vita matrimoniale: da quelle psicologiche circa la vita di relazione e di coppia a quelle giuridiche circa la comunione o separazione dei beni e circa i diritti e i doveri della vita matrimoniale; da quelle medico-biologiche connesse con la dimensione sessuale della vita di coppia e con la trasmissione della vita a quelle riguardanti la paternità e maternità responsabile e la conoscenza dei metodi naturali di regolazione della fertilità; da quelle riguardanti i retti metodi di educazione dei figli a quelle concernenti una ordinata conduzione della famiglia (lavoro stabile, sufficiente disponibilità finanziaria, saggia amministrazione, nozioni di economia domestica...). Una specifica attenzione va riservata alla dimensione vocazionale del periodo del fidanzamento. Le realtà educative devono trovare occasioni e modi per annunciare che esso ha un carattere eminentemente vocazionale, per aiutare i giovani fidanzati a interrogarsi sulle motivazioni vere e profonde che li orientano alla scelta matrimoniale, per verificare il cammino che stanno facendo. A questo proposito potranno rivelarsi utili e opportuni: incontri con coppie di sposi che vivono effettivamente la vita coniugale come autentica vocazione; momenti di conoscenza, confronto e dialogo con coetanei che stanno facendo un cammino di preparazione al sacerdozio o alla vita religiosa o con persone che già vivono il loro amore nella consacrazione verginale; esperienze intense di preghiera, di meditazione, di ritiri o di esercizi spirituali. Soprattutto, però, occorre puntare su un cammino costante di direzione spirituale (Direttorio di Pastorale Familiare, 44-45).