Articolo in prima

AVVISO AI SACERDOTI ritiro modelli PO1/2020

Arcidiocesi di Catania

AVVISO AI SACERDOTI

A causa dell’emergenza sanitaria COVID 19, quest’anno “eccezionalmente” i modelli PO1/2020 dovranno essere ritirati direttamente all’IDSC previo appuntamento, al fine di evitare lunghe attese o assembramenti.
Pertanto tutti i sacerdoti sono invitati a contattare gli uffici dell’IDSC al numero 095.320336 - 095.2504311 (centralino Curia).
Si ricorda infine che la consegna dei suddetti Mod. PO1 è un obbligo di legge per garantire il giusto e dignitoso sostentamento al Clero che opera in ogni diocesi.

Il Vicario Generale
Mons. Salvatore Genchi

DISPOSIZIONI EMANATE DALLA SOPRAINTENDENZA PER I BENI CULTURALI DI CATANIA SULL’EMERGENZA CORONAVIRUS

Ufficio Beni Culturali

- Evitare interventi massivi e indiscriminati su tutta la chiesa o luogo contenitore di beni culturali
(come musei, archivi ecc.) considerando i tempi effettivi di permanenza del virus indicate dalle
raccomandazioni dell’OMS;
- intervenire con prodotti appropriati solo su superfici e oggetti esposti al contatto con le persone;
- non utilizzare prodotti nebulizzati all’interno di luoghi contenitori di beni culturali o beni culturali essi
stessi;
- pulire le superfici lavabili con una soluzione di etanolo al 70% in acqua.
Si precisa inoltre che:
- la sanificazione è da limitare agli oggetti e superfici in uso (maniglie, porte, pavimenti, vetri,
postazioni personale ecc.), e non interessa direttamente superfici di beni culturali fatti salvo casi
eccezionali da sottoporre a questa Soprintendenza;
- in generale non vanno utilizzati su beni culturali mobili e immobili prodotti a base di ipoclorito di
sodio, ozono, ammoniaca, fenoli, formaldeide, sali di argento;
- se si deve procedere alla sanificazione di ambienti contenitori di beni culturali mobili con l’utilizzo di
soluzioni a base di ipoclorito di sodio evitare che queste soluzioni vengano in contatto con i beni
culturali mobili e mantenersi ad una distanza minima di 1 m dagli stessi;
- non utilizzare alcun tipo di prodotto sanificante in commercio senza conoscerne la composizione;
- le stesse misure devono essere adottate su tutte le superfici di beni culturali immobili interne ed
esterne che si ritiene necessario trattare (pavimenti, intonaci ecc.);
- sottoporre all’esame preventivo di questa Soprintendenza eventuali più complesse procedure di
sanificazione che prevedano contatti diretti di soluzioni non indicate con superfici di beni culturali.
Si ribadisce infine che ogni intervento più complesso delle procedure di sanificazione previste
dall’Emergenza COVID, con gli opportuni adeguamenti per i beni culturali, deve essere considerato un
intervento soggetto ad autorizzazione delle Soprintendenze così come sancito dall’art. 21 comma 4 del
Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs.n. 42 del 2004).

Mons. Salvatore Gristina celebrerà in Cattedrale una Messa a porte chiuse per ricordare i suoi 50 anni di ordinazione sacerdotale

Arcidiocesi di Catania

Domenica 17 Maggio alle ore 18:00 l’Arcivescovo di Catania Mons. Salvatore Gristina, celebrerà in Cattedrale una Messa a porte chiuse per ricordare i suoi 50 anni di ordinazione sacerdotale.

Visto l’ultimo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, non sarà ancora possibile la  celebrazione con il popolo.

«Ricorderò i 50 anni di ordinazione sacerdotale in queste condizioni – ha sottolineato l’Arcivescovo riferendosi alle difficoltà legate al Coronavirus – cercheremo poi in seguito di vivere insieme un momento comunitario che sarà allietato anche dall’ordinazione di nuovi sacerdoti.  Per domenica chiedo a tutti voi una preghiera, pregiamo per tutti i sacerdoti ed in modo particolare per me che ne ho tanto bisogno ».

TUTTI I CREDENTI UNITI NELLA PREGHIERA

Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali

Accogliendo il messaggio dell’ Alto Comitato per la fratellanza umana e rispondendo all’invito rivolto da Papa Francesco, la Consulta Diocesana per le Aggregazioni laicali e l’ Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso esortano i Movimenti, le Associazioni, i Gruppi parrocchiali a raccogliersi in preghiera giorno 14 maggio prossimo, secondo le modalità che riterranno più opportune, per la "giornata di preghiera, di digiuno e di invocazione per l’umanità”.
Ci uniremo così a tutti i credenti, rivolgendoci con una sola voce a Dio Creatore, affinchè preservi l’Umanità, la liberi dalla pandemia che ci affligge e renda il mondo più umano e fraterno.

Centro Diocesano Vocazioni nuova rubrica video denominata #FocusVocazionale

Centro Diocesano Vocazioni

ll Centro Diocesano Vocazioni dell’Arcidiocesi di Catania ha il piacere di presentare la nuova rubrica video denominata #FocusVocazionale.
Ogni giovedì, attraverso il nostro canale YouTube, offriremo una testimonianza vocazionale al fine di mostrare come la vita di ogni cristiano è una risposta all’unica chiamata all’Amore da parte di Gesù: «Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga» (Gv 15,16).
Nei diversi stati di vita e attraverso l’impegno sociale e le varie attività professionali e lavorative, si realizza quanto Papa Francesco ha detto ai giovani e a tutto il popolo di Dio nell’Esortazione Apostolica Christus vivit al n. 143: #datevialmegliodellavita che per ogni discepolo di Gesù si concretizza amando Dio mettendosi a servizio dei fratelli, sull’esempio di Pietro: «Gesù disse a Simon Pietro: “Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene”. Gli disse: “Pasci i miei agnelli”» (Gv 21,15).

 

Focus vocazionale. La nuova rubrica video del CDV di Catania canale youtube: https://youtu.be/F0aaK590Hgo

 

Linee guida dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali per la sanificazione delle chiese

Ufficio Beni Culturali

EMERGENZA SANITARIA COVID-19

A seguito del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 e delle
Linee guida dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali, a ulteriore integrazione di quanto già
pubblicato nel sito dell’Arcidiocesi, si ribadisce la necessità di evitare interventi massivi e
indiscriminati a tutta la chiesa, che mettano a rischio l’integrità dei beni e la loro
funzionalità. Si valuti quindi attentamente la necessità e l’opportunità degli interventi e
soprattutto le modalità e l’utilizzo di materiali idonei.
Conviene in ogni caso intervenire con prodotti appropriati sulle sole porzioni degli edifici e i
manufatti in uso, evitando di sottoporre a trattamenti potenzialmente aggressivi le superfici
decorate e materiali non direttamente legati all’esercizio del culto o non esposti al contatto
con le persone.
In ogni caso il rapporto stretto con la Soprintendenza è assolutamente utile, se non
indispensabile, e ci tutela nell’intraprendere attività in massima sicurezza.
 
L’Ufficio Beni Culturali rimane a disposizione per ogni eventuale chiarimento.

Occorre comunque ricordare che NON tutti i comuni disinfettanti risultano adeguati per la
pulizia in ambienti ove siano esposti, conservati e stoccati beni culturali. In linea generale
nessun prodotto ad azione igienizzante
può venire a contatto diretto con la maggior parte delle superci di beni culturali.
Perciò si raccomanda di:
• NON nebulizzare alcun tipo di soluzione, anche se contenente solo acqua e alcool in
spazi museali, archivi, biblioteche o chiese.
• pulire regolarmente le superci lavabili come i pavimenti, le porte, le maniglie, i vetri, con
una soluzione di etanolo al 70% in acqua (per 1 litro di soluzione 700 ml di alcool e 300 ml
di acqua). Non utilizzare la stessa soluzione su qualunque tipo di bene culturale mobile,
compresi gli arredi lignei, le superfici murali dipinte e/o decorate da carta da parati e
tessuti con valore storico-artistico.
Qualora si dovesse ritenere inevitabile la sanificazione con il metodo della nebulizzazione
di composti a base di cloro o l’utilizzo di gas quali l’ozono (quest’ultimo trattamento è però
efficace solo per piccoli ambienti), prima di procedere è necessario individuare all’interno
dell’edificio una stanza dotata di finestre, per garantire il ricambio dell’aria, in cui ricoverare
temporaneamente i beni mobili. Il tempo di permanenza dei beni non dovrà essere
inferiore ai 9 giorni.

Catania, 4 maggio 2020

don Carmelo Signorello
direttore

Trattenuta a titolo di conguaglio di imposta

Istituto Diocesano Sostentamento Clero

Si informano tutti i sacerdoti inseriti nel Sistema Sostentamento Clero che nella remunerazione di Aprile è stata operata una trattenuta a titolo di conguaglio di imposta.
Tale trattenuta è dovuta principalmente al conguaglio dell’addizionale Comunale e Regionale, al conguaglio IRPEF ed al conguaglio del Bonus D.L. 66 del 24.4.2014 (cosiddetto bonus Renzi).
Si ricorda, a tal proposito, che coloro che non avessero diritto al “Bonus Renzi” o ne avessero diritto in parte, di comunicarlo tempestivamente all’Istituto Diocesano Sostentamento Clero, sottoscrivendo l’apposito modulo.
Mons. Agatino Caruso
Presidente

Comunicazione sulla sanificazione delle Chiese e degli Istituti culturali

Ufficio Beni Culturali

Segnaliamo il rischio di danneggiamento che potrebbe verificarsi su alcune tipologie di materiali in seguito all’utilizzo di prodotti contenenti candeggina, sodio ipoclorito, che, in questo particolare momento di grande allarme, potrebbero essere utilizzati con il fine di sanificare gli ambienti ecclesiastici.
Tali alterazioni potrebbero verificarsi, ad esempio sul bronzo, sui pigmenti tipo (azzurrite) e anche sui materiali lapidei.

Si invita pertanto a verificare che ci sia sempre la massima attenzione a trattare le superfici e gli oggetti da pulire e sanificare con prodotti che siano idonei al diverso tipo di materia da trattare.

L'Ufficio Beni Culturali è disponibile a fornire ulteriori chiarimenti.

La carità non si è mai fermata: mercoledì riapre anche l'Help Center Don Piero Galvano: «Non abbassiamo la guardia sul virus, ma attenzione anche all'emergenza povertà»

CARITAS DIOCESANA DI CATANIA

CATANIA. Dopo un periodo di supporto alle parrocchie e alle associazioni
della città, tramite donazioni di alimenti, ascolto da remoto e
coordinamento generale, la Caritas Diocesana di Catania, visto il
perdurare dell’emergenza povertà da coronavirus, ha stabilito, a partire
da domani, mercoledì 15 aprile, la riapertura quotidiana dell’Help
Center, con gli opportuni accorgimenti e la necessaria rimodulazione
dell’attività assistenziale. La decisione è maturata, in accordo con la
Curia di Catania, in accoglimento delle sollecitazioni da parte delle
associazioni caritative, sempre più oberate dalle richieste di soccorso
di molti concittadini che affrontano e affronteranno a lungo le gravi
conseguenze economiche della diffusione di un'epidemia che in Sicilia,
sebbene ancora in atto, risulta comunque più contenuta e sotto
controllo.

La struttura dell'organismo diocesano, pertanto, sarà aperta
esclusivamente per la distribuzione dei pasti, che verrà effettuata
all’aperto, nel piazzale antistante l’Help Center, tutti i giorni dalle
12:30 alle 14:00, nell’osservanza di tutte le misure anti-contagio
previste dall'autorità pubblica, sia nella preparazione che nella
distribuzione dei pasti agli assistiti.

L’Help Center proseguirà, inoltre, nella sua collaborazione e
condivisione delle risorse con le altre associazioni della Città.
Un'azione sentita e ponderata in seguito alle crescenti esigenze, da
parte di molti cittadini, di beni di prima necessità che, nelle scorse
settimane, la Caritas ha soddisfatto temporaneamente tramite la Rete
delle parrocchie e delle associazioni e che adesso richiedono un
ulteriore e più continuativo aiuto.

In queste settimane di emergenza sanitaria ed economica, gli operatori
sono sempre stati in prima linea nell’assistenza dei meno fortunati,
nella collaborazione quotidiana con la Rete Caritas della Città, non
facendo mai mancare agli assistiti, seppur in maniera indiretta, il
proprio sostegno. Contestualmente al lavoro giornaliero di distribuzione
delle numerose donazioni ricevute, in vista della riapertura, si è,
inoltre, provveduto alla pulizia straordinaria, disinfezione e
disinfestazione dei locali in via precauzionale, all' approvvigionamento
dei dispositivi di protezione individuale per gli operatori e gli
assistiti e di gel igienizzante.

Don Piero Galvano ha voluto ribadire l'urgenza della riapertura: «Siamo
stati costretti a riaprire per via dell'emergenza povertà sempre più
crescente, in una realtà, come quella etnea, che era stata già
martoriata dalla crisi economica, anche se è importante ribadire alla
cittadinanza che il nostro livello di attenzione alle misure
anti-contagio resterà altissimo, perché siamo assolutamente consapevoli
dell'urgenza di non abbassare la guardia».

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