Articolo in prima

Celebrazione Ecumenica della Parola

Consiglio Ecumenico Chiese di Catania

Consiglio Ecumenico Chiese di Catania
Celebrazione Ecumenica della Parola

Venerdì 22 Gennaio 2021 Ore 19.00
Monastero dei BenedettiniSan Nicolò l’Arena
Piazza Dante, 32 - Catania

"Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto"
(cfr Gv 15, 5-9)

Collegamento in diretta pagina Facebook:
 Prospettive.eu
 Arcidiocesi di Catania

NOTA SULLA DOMENICA DELLA PAROLA DI DIO

CONGREGATIO DE CULTU DIVINO ET DISCIPLINA SACRAMENTORUM

La Domenica della Parola di Dio, voluta da Papa Francesco ogni anno alla III Domenica del Tempo Ordinario,[1] rammenta a tutti, Pastori e fedeli, l’importanza e il valore della Sacra Scrittura per la vita cristiana, come pure il rapporto tra Parola di Dio e liturgia: «Come cristiani siamo un solo popolo che cammina nella storia, forte della presenza del Signore in mezzo a noi che ci parla e ci nutre. Il giorno dedicato alla Bibbia vuole essere non “una volta all’anno”, ma una volta per tutto l’anno, perché abbiamo urgente necessità di diventare familiari e intimi della Sacra Scrittura e del Risorto, che non cessa di spezzare la Parola e il Pane nella comunità dei credenti. Per questo abbiamo bisogno di entrare in confidenza costante con la Sacra Scrittura, altrimenti il cuore resta freddo e gli occhi rimangono chiusi, colpiti come siamo da innumerevoli forme di cecità».

Giornata Mondiale di Preghiera e riflessione contro la Tratta di persone 2021

UFFICIO PER LA PASTORALE DELLE MIGRAZIONI

Giornata Mondiale di Preghiera e riflessione contro la Tratta di persone 2021

Info: migrantes@diocesi.catania.it Direttore: diac. Giuseppe Cannizzo

Giovedì 28 Gennaio 2021 - Ore 18.00 PARROCCHIA DIVINA MATERNITÀ DELLA B.V.M. IN CIBALI

CELEBRAZIONE DELLA S.MESSA PRESIEDUTA DAL SAC. GIANLUCA GIACONA PARROCO

 

COMUNICATO FINALE

SESSIONE INVERNALE DELLA CESI

Nei giorni 11-13 gennaio 2021 si è svolta la Sessione invernale della Conferenza Episcopale Siciliana. I lavori, inizialmente previsti in presenza, si sono svolti in modalità on-line a causa del crescente numero di contagi da coronavirus registrati in questi giorni in Sicilia.

A tal proposito i Vescovi esortano i cittadini a rispettare le norme emanate dalle autorità al fine di prevenire il diffondersi del contagio, nell’attesa che la campagna vaccinale produca i suoi effetti.

In questo periodo di pandemia viene espressa vicinanza e solidarietà al personale medico e paramedico, dei mezzi di soccorso e a tutti i volontari per la dedizione mostrata nel curare e soccorrere i malati; solidarietà viene espressa alle forze dell’Ordine che in svariati ambiti, prestano il loro servizio con autentico senso del dovere e di amore al prossimo.

I Vescovi assicurano, inoltre, il ricordo nella preghiera per le vittime di cui, recentemente, purtroppo, si è registrato un considerevole innalzamento, e per le famiglie che hanno perso i propri cari.A questi fratelli e sorelle che hanno perso la vita, i Vescovi assicurano la preghiera unitamente ai sacerdoti, alle religiose e ai religiosi, morti per la stessa causa.

In apertura dei lavori, presieduti da Mons. Salvatore Gristina, Arcivescovo di Catania, i Vescovi hanno espresso affetto e vicinanza a Mons. Carmelo Cuttitta che in questi giorni ha lasciato anticipatamente la guida della diocesi di Ragusa per motivi di salute, assicurandogli illoro benevolo sostegno e il ricordo nella preghiera. Hanno, altresì, accolto Mons. Sebastiano Roberto Asta che, nella qualità di Amministratore Apostolico, è stato nominato dalla Santa Sede a reggere momentaneamente la diocesi di Ragusa.

Dopo l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, i Vescovi hanno ascoltato la relazione sul Tribunale Ecclesiastico Regionale Siculo del Vicario Giudiziale Mons. Antonino Legname.

 

1. Proposte formative per il Clero.

Don Calogero Cerami, Direttore del Centro Madre del Buon Pastore per la formazione permanente del Clero, ha illustrato ai vescovi le proposte formative programmate per l’anno 2021 e il rendiconto amministrativo dell’anno appena trascorso.

I percorsi formativi per i presbiteri prenderanno le mosse dalle tematiche sottese nella lettera che Papa Francesco ha scritto ai sacerdoti di Roma lo scorso 31 maggio e nella lettera che i vescovi di Sicilia hanno scritto ai presbiteri dell’Isola in vista della Giornata Sacerdotale Mariana (9 giugno 2020). La Commissione del CMBP ha programmato tre percorsi formativi da offrire a seminaristi del sesto anno di pastorale, diaconi, presbiteri e parroci: il percorso formativo sul sacramento della Riconciliazione, dal titolo “Per ogni lacrima l’uomo rinasce” (8-12 febbraio 2021); il percorso formativo sulla parrocchia, dal titolo “La conversione pastorale della Parrocchia” (22-25 febbraio 2021); il percorso formativo sulle “Beatitudini del prete” (22-24 marzo 2021). I tre percorsi si svolgeranno in modalità on-line. Inoltre la Commissione Presbiterale Siciliana ha programmato una tre giorni, denominata “Esercizi di fraternità presbiterale”, in coincidenza con la XXIX Giornata Sacerdotale Mariana, che si svolgerà dal 17 al 19 maggio presso il Santuario Madonna delle Lacrime a Siracusa.

Per i Delegati per la formazione dei diaconi e dei presbiteri, i vicari episcopali per il clero, i Rettori dei seminari e i membri della CPS è previsto un modulo formativo sul discernimento vocazionale il 19 e 20 aprile con Giuseppe Sovernigo, della Facoltà Teologica Settentrionale.

I moduli formativi dei diaconi permanenti, invece, attingeranno alle tematiche presenti nel volume di Ètienne Grieu, Diaconia. Quando l’amore di Dio si fa vicino.

I Vescovi hanno convenuto sulla necessità che la formazione dei futuri diaconi permanenti sia qualificata; è necessario pertanto agire sinergicamente in modo da offrire, a livello regionale, un iter formativo unitario. In merito alla possibilità di stilare una bozza di progetto per la nostra regione che possa permettere ai futuri candidati una formazione qualificata,i Vescovi hanno chiesto a Don Cerami di preparare una relazione, da presentare nella prossima sessione, per conoscere le modalità con cui avviene la formazione nelle singole diocesi, il numero dei diaconi per ogni diocesi, il tipo di servizio svolto, ecc.

 

2. Insegnamento della Religione Cattolica.

Durante i lavori sono state condivise alcune considerazioni riguardanti gli insegnanti di Religione Cattolica nelle scuole.

Innanzitutto i Vescovi hanno ribadito la grande riconoscenza e il forte incoraggiamento a questi docenti che, insieme con i loro colleghi, stanno continuando a svolgere il loro servizio per gli studenti con passione ed entusiasmo anche in questo difficile periodo della pandemia.

Ci si è soffermati, poi, sullo sviluppo del percorso che dovrebbe portare a svolgere un prossimo concorso articolato su base regionale per l’assunzione in ruolo di un certo numero di IdRC: lo scorso 14 dicembre 2020 è stata firmata un’intesa tra il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Cardinale Gualtiero Bassetti, e la Ministra dell’Istruzione, on. Lucia Azzolina, nella quale sono state confermate le normative e le condizioni che dovranno disciplinare lo svolgimento di tale concorso. Questa intesa, richiesta dalla legge 159/2019, apre ora lo scenario per l’elaborazione e la pubblicazione di un Bando che tutti, Vescovi e docenti, auspicano sia frutto di un confronto approfondito e sia rispettoso delle legittime attese degli stessi insegnanti, soprattutto di coloro che da tanti anni svolgono questo lavoro con impegno e preparazione.

I Vescovi hanno, infine, condiviso anche un appello per gli studenti e i loro genitori in vista della scelta di avvalersi dell’IRC in occasione dell’iscrizione al prossimo anno scolastico che si sta svolgendo in questi giorni, riprendendo il Messaggio della Presidenza della CEI pubblicato qualche giorno fa.

 

3. Presentazione del Vademecum ecumenico Il Vescovo e l’Unità dei Cristiani.

Mons. Giorgio Demetrio Gallaro, Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali e Amministratore Apostolico di Piana degli Albanesi, ha proposto ai vescovi un approfondimento del Vademecum ecumenico Il Vescovo e l’Unità dei Cristiani, pubblicato dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.

Il Vademecum ha come finalità di aiutare i Vescovi a comprendere e ad attuare meglio la loro responsabilità ecumenica; suggerisce che a livello diocesano venga nominato un delegato diocesano per le questioni ecumeniche che collabori con il Vescovo e lo consigli sulle questioni ecumeniche; chiede inoltre di istituire una commissione ecumenica diocesana per supervisionare la formazione e di incoraggiare la nomina di incaricati ecumenici parrocchiali. A livello di conferenza episcopale regionale chiede di costituire una commissione episcopale per l’ecumenismo e la nomina di un Vescovo responsabile per l’attività ecumenica.

Infine, raccomanda la presenza della dimensione ecumenica in tutti gli aspetti e le discipline della formazione cristiana, assicurandosi che in tutti i seminari e le facoltà di teologia cattoliche ci sia un corso obbligatorio di ecumenismo. Si raccomanda anche un dialogo sfruttando le potenzialità dei siti web diocesani che sono “il mezzo attraverso il quale il mondo percepisce il volto della Chiesa”. Nel dettaglio viene chiesto di diffondere documentazione e materiale ecumenico attraverso il sito delle diocesi e condividere informazioni per approfondire la reciproca conoscenza ed evitare inutili dissapori.

Concretamente, nella seconda parte del Vademecum si esorta a pregare regolarmente per l’unita della Chiesa; adorganizzare un servizio liturgico di preghiera ecumenica per la Settimana per l’unità dei cristiani; ad organizzare con i responsabili delle altre Chiese giornate di studi biblici, pellegrinaggi e processioni, eventuali scambi di reliquie e immagini sacre; a pubblicare con uno o più responsabili delle altre Chiese un messaggio comune in occasione di Natale o Pasqua; fare il primo passo per incontrare i responsabili di altre Chiese; assistere a liturgie di ordinazione, insediamento o accoglienza dei responsabili di altre Chiese nella diocesi.

Altri aspetti evidenziati riguardano l’ecumenismo pastorale, la celebrazione dei matrimoni misti e i casi di affiliazione ecclesiale.

 

4. Laboratorio di Pastorale Familiare. Anno della Famiglia Amoris Laetitia.

Mons. Pietro Maria Fragnelli, Vescovo delegato per la pastorale della Famiglia, ha aggiornato i vescovi sulla conclusione della fase preparatoria del Laboratorio triennale di Pastorale Familiare che ha visto circa 500 persone iscriversi all’attività promossa dai Vescovi, corroborata dall’indizione dell’Anno della Famiglia da parte di Papa Francesco.

Dopo un iniziale sondaggio regionale in merito alle necessità prevalenti e alle risorse delle pastorali familiari diocesane, l’ufficio regionale per la famiglia, con l’assenso della Cesi, ha avviato un percorso di formazione. Con l’ausilio delle moderne tecnologie didattiche, sono state organizzate tre aree di attenzione, accompagnate da tre sacerdoti esperti in tematiche teologiche, psicologiche e canonistiche. Le aree sono articolate in 20 moduli, ognuno dei quali è guidato da un tutor. I 20 Tutor (provenienti da 11 delle diocesi siciliane) seguiranno i 267 formatori-in-formazione, tra i quali sono anche 11 responsabili diocesani, 3 sacerdoti e 8 coppie di sposi.

Circa i partecipanti, si tratta di coppie giovani e menogiovani, con lunga esperienza pastorale alle spalle e coppie ai primipassi; di persone che hanno vissuto esperienze di dolore dentro la famiglia,di sacerdoti e religiose/i.

Tutti hanno aderito all’invito per camminare e crescere insieme, per maturare esperienze di vita alla luce della didattica e delle testimonianze che nei laboratori emergono, al fine di rendere più bella la Chiesa e per vivere un’esperienza di comunione tra le Chiese di Sicilia.

L’interesse crescente registrato nelle diocesi fa pensare che sta emergendo una reale esigenza formativa. Pastori e laici insieme contribuiscono a mettere al centro la famiglia sul piano ecclesiale e sociale. L’anno della famiglia indetto da papa Francesco – ha sottolineato mons. Fragnelli – ci provoca ancora di più a lavorare insieme, come diocesi e come movimenti e associazioni, per stimolare la conoscenza dell’Esortazione Apostolica di Papa Francesco Amoris Laetitia e la crescita di una mentalità sempre più rispondente al “Vangelo della Famiglia”.

L’anno si aprirà il 19 marzo 2021 e si concluderà il 26 giugno 2022 in occasione e in coincidenza della Giornata Mondiale della Famiglia, che si terrà a Roma.

 

Palermo, 14 gennaio 2021

I Vescovi di Sicilia

 

 

Covid-19, la Fondazione ODA-Opera Diocesana Assistenza Catania, su impulso dell’Arcidiocesi etnea, attiva uno sportello di sostegno psicologico “post Covid”, a disposizione dei catanesi che hanno superato la malattia.

Fondazione ODA-Opera Diocesana Assistenza Catania - Arcidiocesi di Catania

COMUNICATO STAMPA

Covid-19, la Fondazione ODA-Opera Diocesana Assistenza Catania, su impulso
dell’Arcidiocesi etnea, attiva uno sportello di sostegno psicologico “post Covid”, a

disposizione dei catanesi che hanno superato la malattia

«Il Covid – spiega Adolfo Landi, Commissario straordinario dell’Ente ecclesiastico – lascia tracce
non solo fisiche ma anche psicologiche. Abbiamo pensato di mettere a disposizione le nostre
professionalità, per aiutare chi ha contratto la malattia a elaborare questo vissuto e riprendere la
propria vita».

Catania, 14 Gennaio 2021 – Un punto di ascolto post Covid, che vada in soccorso psicologico di
quanti hanno contratto il Coronavirus e lo hanno superato. Una presa in carico gratuita e globale,
estesa anche al nucleo familiare, quella che la Fondazione ODA-Opera Diocesana Assistenza di
Catania assicurerà, tramite i propri psicologi, ai catanesi che sono risultati positivi al Covid e si
sono negativizzati. Si tratta di una iniziativa congiunta ODA e Arcidiocesi etnea; su impulso di
quest’ultima, l’ente socio-sanitario, che eroga assistenza e riabilitazione a 1.500 utenti con
disabilità, operando in convenzione con l’Asp di Catania, ha allestito un ambulatorio di counseling
psicologico, che sarà attivo dalla prossima settimana nei locali degli uffici amministrativi della
Fondazione. «Sono grato all’ODA – afferma Mons. Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania –,
che ha saputo valorizzare le belle energie professionali di cui già dispone, per offrire questo
servizio di consulenza alla collettività, in questo tempo, quanto mai necessario». «Abbiamo accolto
senza indugio e con entusiasmo – spiega il Commissario straordinario dell’Ente, Avv. Adolfo Landi
– l’idea dell’arcivescovo di Catania, Mons. Salvatore Gristina, di mettere a disposizione dei
catanesi l’esperienza e la professionalità dei nostri operatori, per rispondere a un bisogno, quello
di supporto psicologico, reale ma spesso taciuto, per imbarazzo o per la difficoltà di sostenere il
costo della terapia. La pandemia in atto, che non accenna ad allentare la morsa e che vede la città
etnea tra le province isolane più colpite, sta lasciando segni più o meno evidenti nella popolazione;
riteniamo che sia un dovere, per chi, come noi, opera nel Terzo settore e ha tra le proprie finalità
statutarie i valori della Dottrina sociale della Chiesa, fornire aiuto concreto a quanti hanno vissuto
l’esperienza del contagio, patendo sulla propria pelle il disagio dell’isolamento, in taluni casi
anche il ricovero ospedaliero, oltre all’angoscia per la salute propria e delle persone care». Lo
sportello di counseling psicologico, che sarà attivo due volte la settimana su appuntamento,
rappresenta per la Fondazione ODA un’estensione del servizio, già a regime da diversi mesi, di
sostegno alle famiglie degli utenti: «Rispondendo a una precisa richiesta dell’Arcidiocesi e proprio

in considerazione del disagio patito durante il lockdown, in autunno abbiamo attivato – sottolinea
Landi – un punto di ascolto per i familiari dei nostri assistiti, che, al pari di molte altre persone
fragili, hanno patito maggiormente gli effetti dell’isolamento e della sospensione dei servizi
riabilitativi». A sostenere l’iniziativa, e favorirne la conoscenza tra i cittadini, interverranno anche
le realtà ecclesiali del territorio diocesano, che la Curia etnea intende sensibilizzare rispetto
all’importanza di intercettare il disagio e offrire ai parrocchiani in difficoltà questa ulteriore forma
di supporto. Per accedere al servizio occorre prenotarsi, chiamando il centralino dell’Ente, al
numero 0957146459, o scrivendo un messaggio alla pagina Facebook della Fondazione.

U.S.
Valeria Branca
Odg Albo Professionisti n. 078523
+39 392 2091915

La cultura della cura come percorso di pace

UFFICIO DIOCESANO PER LA PASTORALE DELLA FAMIGLIA

Carissimi in Cristo,

Papa Francesco con il Suo Messaggio della 54ͣ  Giornata Mondiale della Pace invita tutti a prendere consapevolezza che la cultura della cura è base fondamentale per un vero e proprio percorso della pace. Partendo, allora, da questo profetico messaggio, vi invitiamo ad una rubrica familiare di cinque appuntamenti, con cadenza settimanale, di durata di soli 15 minuti, per imparare tutti insieme (bambini, adolescenti, giovani, adulti e anziani), attraverso un semplice itinerario da vivere nella propria casa, l’alfabeto della cultura della cura. Testimonianze, catechesi, preghiere, canti, adorazione eucaristica renderanno speciale tale momento. Nel pdf allegato troverete tutte le informazioni necessarie per poter seguire. 
Vi aspettiamo!
 
Un abbraccio fraterno in Cristo
Equipe dell’UPF

Messaggio per il Santo Natale

Consiglio episcopale permanente della Cei

"Ogni #Natale è diverso dagli altri e questo, in particolare, sarà probabilmente il più difficile per molti, se non per tutti. Ma un Natale meno scintillante non è un Natale meno autentico: ricerchiamo nel nostro cuore quello che conta realmente, ciò che ci rende uniti a chi amiamo, ciò che è davvero indispensabile. Come Pastori, come sacerdoti, ma prima ancora come membra di uno stesso corpo, siamo accanto alla sofferenza e alla solitudine di ciascuno per prenderne una parte, per sollevare insieme un pezzo di croce e renderla meno pesante". Il messaggio per il Santo Natale del Consiglio episcopale permanente della Cei

 

Come sono belli sui monti

i piedi del messaggero che annuncia la pace,

del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza (Is 52,7)

 

Quante volte ci è capitato di attendere trepidanti una buona notizia che riguarda noi stessi, i nostri cari, i nostri amici o la comunità in cui viviamo? Sembrano momenti interminabili, lunghissimi, talora angosciosi. E questo, soprattutto, quando è in gioco qualcosa d’importante o la vita stessa. Sono istanti in cui scorrono i fotogrammi della storia personale e, guardandoli attentamente, si ridimensionano le velleità, si rimpiange il tempo perduto, si apprezzano le cose genuine anche se piccole, si ringrazia per i doni ricevuti immeritatamente.

Proprio l’attesa di una novità radicale e definitiva in una situazione di oppressione e di affanno era la condizione del popolo d’Israele, descritta dal profeta Isaia tanti secoli fa. Ma è anche la condizione di ciascuno di noi, delle nostre comunità, delle nostre famiglie, della nostra società. Una condizione resa ancora più precaria dalla crisi sanitaria e sociale che stiamo attraversando e che ci ha messo di fronte, una volta ancora, alla nostra vulnerabilità di fronte agli eventi. Guardiamo con preoccupazione alla situazione del nostro Paese, dove le immagini dello shopping natalizio si sovrappongono ai volti delle persone che ingrossano le file davanti alle Caritas diocesane e all’elenco sempre più lungo delle vittime del Covid-19.

Tutti insieme siamo in ascolto delle fatiche, delle speranze, dei bisogni materiali – ma anche spirituali – di un popolo che non smette di guardare alla speranza, alla Stella. L’ascolto si fa preghiera e questa spinge all’impegno concreto. Lo abbiamo ricordato nel recente “Messaggio alle comunità cristiane in tempo di pandemia”: «Ci sembra di intravedere, nonostante le immani difficoltà che ci troviamo ad affrontare, la dimostrazione che stiamo vivendo un tempo di possibile rinascita sociale».

Ed ecco che nel silenzio della notte, prolungata dalla pandemia, sappiamo per fede che sta per fare capolino la voce dell’angelo, che porterà la notizia attesa da sempre: «Vi annuncio una grande gioia: oggi è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore» (cf. Lc 2,10-11). La luce del Mistero incarnato squarcia le tenebre. L’attesa diventa inno di lode e ringraziamento. Nella Messa celebrata nella notte del Natale diventa invocazione: «O Dio, che hai illuminato questa santissima notte con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo, concedi a noi, che sulla terra contempliamo i suoi misteri, di partecipare alla sua gloria nel cielo».

Questo l’annuncio, antico e sempre nuovo, che abbiamo cominciato a contemplare in Avvento e che vorremmo consegnare idealmente ancora una volta alla comunità cristiana in questo Natale: il “vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio” (Mc 1,1). Nella grotta di Betlemme, in modo paradossale, risplende tutta la luce gentile del nostro Dio. In ginocchio davanti al Bambino, insieme con Maria e Giuseppe, siamo consapevoli della nostra finitudine e vulnerabilità, percepiamo appieno la nostra debolezza di fronte alla potenza della nascita del Salvatore, che non ha esitato a farsi piccolo tra i piccoli per venire in mezzo a noi. Quel Bambino è la notizia che attendevamo; è lui il Messia che incoraggia i discepoli ad andare per le strade del mondo; è lui la pace che vince le guerre e le paure; è lui la salvezza che viene dall’alto e che ci rende una comunità di risorti.

Ogni Natale è diverso dagli altri e questo, in particolare, sarà probabilmente il più difficile per molti, se non per tutti. Ma un Natale meno scintillante non è un Natale meno autentico: ricerchiamo nel nostro cuore quello che conta realmente, ciò che ci rende uniti a chi amiamo, ciò che è davvero indispensabile. Come Pastori, come sacerdoti, ma prima ancora come membra di uno stesso corpo, siamo accanto alla sofferenza e alla solitudine di ciascuno per prenderne una parte, per sollevare insieme un pezzo di croce e renderla meno pesante.

A tutti i credenti e a tutte le donne e gli uomini di buona volontà auguriamo di farsi trovare pronti la Notte di Natale, quando la buona notizia del Bambino Gesù busserà alla porta dei nostri cuori. Aprite la porta al Signore che nasce e non abbiate timore di salire, un passo alla volta, tenendo la mano del fratello, sul monte del dolore dell’umanità per annunciare a tutti che il nostro Dio è ancora l’Emmanuele, è il Dio-con-noi.

 

Buon Natale.

 

Il Consiglio Permanente

della Conferenza Episcopale Italiana

 

Roma, 20 dicembre 2020

Comunicazione circa il Decreto Legge del 18 dicembre

Conferenza Episcopale Italiana

CEI
Comunicazione circa il Decreto Legge del 18 dicembre

Rispondendo alle richieste di chiarimento dei colleghi giornalisti legate al Decreto-Legge del 18 dicembre 2020, il Direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana, Vincenzo Corrado, comunica quanto segue:

Il Decreto-Legge n. 172, contenente ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19, introduce – come ormai noto – alcune limitazioni agli spostamenti durante il periodo natalizio, dal 24 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021. Nei giorni 24, 25, 26, 27, 31 dicembre 2020 e 1, 2, 3, 5, 6 gennaio 2021 si applicano le misure previste per le cosiddette “zone rosse”, elencate all’art. 3 del DPCM dello scorso 3 dicembre. Nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e il 4 gennaio 2021 si applicano, invece, le misure previste per le cosiddette “zone arancioni”, elencate all’art. 2 del DPCM dello scorso 3 dicembre.

Nella situazione disegnata dal Decreto-Legge non ci sono cambiamenti circa la visita ai luoghi di culto e le celebrazioni: entrambe sono sempre permesse, in condizioni di sicurezza e nella piena osservanza delle norme.

La Segreteria Generale della CEI ricorda quanto indicato dal Consiglio Episcopale Permanente nel comunicato finale della sessione straordinaria del 1° dicembre: “Sarà cura dei Vescovi suggerire ai parroci di ‘orientare’ i fedeli a una presenza ben distribuita, ricordando la ricchezza della liturgia per il Natale che offre diverse possibilità: Messa vespertina nella vigilia, nella notte, dell’aurora e del giorno. Per la Messa nella notte sarà necessario prevedere l’inizio e la durata della celebrazione in un orario compatibile con il cosiddetto ‘coprifuoco’”, cioè entro le 22.

Durante i giorni di “zona rossa” si consiglia ai fedeli di avere con sé un modello di autodichiarazione per velocizzare le eventuali operazioni di controllo. La Circolare del Ministero dell’Interno del 7 novembre 2020 ha precisato che i luoghi di culto dove ci si può recare per una visita o per la partecipazione a una celebrazione “dovranno ragionevolmente essere individuati fra quelli più vicini”.

Durante i giorni di “zona arancione” i fedeli potranno raggiungere liberamente qualsiasi luogo sacro sito nel Comune di residenza, domicilio o abitazione. Se esso ha una popolazione non superiore a 5.000 abitanti è possibile recarsi in chiese situate in altri Comuni che non siano capoluoghi di provincia e distanti non oltre i 30 km.

I Vescovi esortano, soprattutto in queste giornate, a non dimenticare e ad accompagnare tutte le persone, che comunicano le loro fatiche, le loro speranze, chiedendo preghiere e aiuti materiali e spirituali. “Nel silenzio delle tante ferite che incidono profondamente sul corpo, nell’anima e nello spirito, sappiamo per fede che sta per fare capolino la voce dell’angelo, che porterà la notizia attesa da sempre: ‘Vi annuncio una grande gioia: oggi è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore’”.

Padre Giovanni Cosentino dei Padri vincenziani parroco della Parrocchia Santissimo Sacramento Ritrovato e vicario foraneo del 3° vicariato è tornato alla casa del Padre

Arcidiocesi di Catania

Padre Giovanni Cosentino dei Padri vincenziani parroco della Parrocchia Santissimo Sacramento Ritrovato e vicario foraneo del 3° vicariato è tornato alla casa del Padre.

L' Arcivescovo e con Lui tutto il presbiterio esprime il suo cordoglio per la perdita del caro Padre Giovanni alla famiglia vincenziana e alla comunità  parrocchiale.

Grazie al Signore per la testimonianza semplice e serena che P. Giovanni ci ha offerto e innalziamo a Dio la nostra preghiera per il suo riposo eterno.

In cattedrale domani 18 dicembre alle ore 11.00 saranno celebrati i funerali.

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