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Sesta Giornata Mondiale dei Poveri a Catania: gli appuntamenti del 12 e 13 novembre al Santuario S. Francesco D’Assisi all’Immacolata

Arcidiocesi di Catania

Sesta Giornata Mondiale dei Poveri a Catania: gli appuntamenti del 12 e 13 novembre al Santuario S. Francesco D’Assisi all’Immacolata

Due le giornate dedicate all’appuntamento annuale istituito da Papa Francesco: sabato 12 novembre alla 20 la tradizionale veglia di preghiera organizzata dalla Consulta delle Aggregazioni laicali e guidata dall’Arcivescovo Mons. Luigi Renna, domenica 13 novembre il Pranzo di S. Elisabetta preparato e servito dalle fraternità francescane secolari in collaborazione con la Caritas.
Con l’Assemblea sinodale dello scorso 27 ottobre e la Celebrazione di Tutti i Santi la Consulta delle Aggregazioni laicali ha iniziato, insieme a tutta la comunità ecclesiale dell’Arcidiocesi, il secondo anno di cammino sinodale.
Come ormai da tradizione sarà la Veglia di Preghiera del 12 novembre prossimo, alla vigilia della VI GIORNATA MONDIALE DEI POVERI dal tema «Gesù Cristo si è fatto povero per voi», ad immettere i Movimenti e le Associazioni nel cuore del nuovo anno pastorale. Sarà l’Arcivescovo Mons. Luigi Renna a guidare la Veglia nella cornice del Santuario di S. Francesco d’Assisi all’Immacolata.
Insieme a tutto il Popolo di Dio le Aggregazioni laicali sono chiamate a proseguire nell’ascolto lavorando nei Cantieri di Betania; “in particolare occorrerà curare l’ascolto di quegli ambiti che spesso restano in silenzio o inascoltati: innanzitutto il vasto mondo delle povertà” (CEI, I Cantieri di Betania).
Marta e Maria sono le icone di questo stare ad ascoltare lavorando: “stare davanti alla Parola per lasciarsi plasmare da Dio; stare davanti all’altro per fargli dono di tempo e attenzione” (L. Renna, Lettera pastorale 2022-2023).
È questo il senso della Veglia di preghiera di quest’anno, vissuta sempre insieme alla Caritas diocesana: ascoltare la Parola per essere capaci di ascoltare i poveri, guardando a Cristo crocifisso, il quale si è fatto povero per noi.
In questo tempo, ancora segnato dagli strascichi dalla pandemia, la Consulta desidera continuare ad offrire un piccolo aiuto concreto alle necessità dei poveri attraverso gesti-segno. Quest’anno la Caritas diocesana - che come di consueto servirà domenica 13 novembre il Pranzo di S. Elisabetta insieme all’Ordine Francescano Secolare – ha segnalato la necessità di coperte e piumoni che saranno donati dalle Aggregazioni laicali in occasione della Veglia di preghiera.

Febronia Lamicela
Segretaria Consulta delle Aggregazioni Laicali

30º anniversario di Ordinazione Episcopale dell’ Arcivescovo Emerito S. E. Mons. Salvatore Gristina

Arcidiocesi di Catania

La Comunità Diocesana di Catania si stringe all’ Arcivescovo Emerito S. E. Mons. Salvatore Gristina, nel giorno in cui ricorda il 30º anniversario di Ordinazione Episcopale. Assicuriamo a Mons. Gristina il nostro affetto e la nostra preghiera, che esprimeremo soprattutto nella Solenne Celebrazione Eucaristica alle ore 18:00 in Cattedrale.

Veglie di preghiera in preparazione della Domenica, con lettura di Salmi ed approfondimento del Vangelo della Domenica col metodo della Lectio Divina.

Associazione Synodia in collaborazione con il Centro Biblico Diocesano Verbum Domini

Associazione Synodia in collaborazione con il Centro Biblico Diocesano Verbum Domini
Veglie di preghiera in preparazione della Domenica, con lettura di Salmi ed approfondimento del Vangelo della Domenica col metodo della Lectio Divina.
Le veglie si terranno presso il Seminario Arcivescovile (con ingresso da via Louis Braille 26) ogni primo e terzo sabato del mese, a partire dalle ore 20,30.
Per famiglie con bambini è previsto un servizio di accoglienza.

Info: 3471331683

La Chiesa di Catania rilancia la XVI Giornata Sociale Diocesana

Arcidiocesi di Catania - Ufficio per i Problemi sociali e il lavoro

La Chiesa di Catania rilancia la XVI Giornata Sociale Diocesana

L'Ufficio per i Problemi sociali e il lavoro della nostra Arcidiocesi di Catania organizza la XVI Giornata sociale per Sabato 26 Novembre p.v. Stiamo riprendendo un filo, che si era dipanato sin dal 2005 e che era andato avanti, ininterrottamente negli anni, fino al 16 Novembre 2019, quando, partendo dai Cento anni dell'Appello ai Liberi e forti di Don Luigi Sturzo, abbiamo puntato la nostra attenzione sulla Città-comunità, che deve essere edificata insieme con il contributo responsabile di ogni cittadino. La pandemia, lo sappiamo, ha impedito di continuare questa esperienza formativa, che si era sempre più radicata e allargata nella nostra comunità ecclesiale. Sulla scia dell'insegnamento sociale della Chiesa e fino al magistero di papa Francesco, il nostro Ufficio diocesano ha cercato di formare il laicato cattolico alla cittadinanza attiva, sottolineando lo stretto legame tra fede e storia, che si declina anche tra fede e impegno per essere lievito a favore del bene comune nelle istituzioni e nelle strutture socio-politiche. In questa direzione, infatti, andavano le tematiche affrontate nel corso degli anni: dal valore della democrazia partecipativa al senso del bene comune, dal rapporto etica-politica alla legalità nella vita economica, alla centralità della famiglia nella società (tanto per citare alcuni titoli), fino a toccare le problematiche legate al nostro essere cittadini di una Europa stanca (per usare un’espressione di papa Francesco) e bisognosa di profondo rinnovamento, per ritrovare le sue radici. Mi sembra importante testimoniare che tutti questi percorsi sono stati resi possibili dalla collaborazione attiva ed efficiente della Commissione del nostro Ufficio: abbiamo fatto in questi anni una vera esperienza di Chiesa sinodale, dove i laici hanno potuto esprimere le loro competenze e dare il loro fattivo contributo di idee, di indicazioni operative, che hanno permesso di delineare sempre più il volto delle Giornate.

In questo nostro sforzo formativo, ci sentiamo sostenuti dalle affermazioni di Papa Francesco che, addirittura, nella esortazione sulla santità (Gaudete et Exsultate, n 101), non esita a scrivere: Nocivo e ideologico è anche l’errore di quanti vivono diffidando dell’impegno sociale degli altri, considerandolo qualcosa di superficiale, mondano, secolarizzato, immanentista, comunista, populista”. E Francesco precisa che la vita e la dignità di ogni persona umana esigono di essere difese per tutto l’arco dell’esistenza, facendosi carico di creare condizioni strutturali giuste. Pertanto, continua il pontefice, è errato relativizzare l’impegno sociale “come se ci fossero altre cose più importanti o come se interessasse solo una determinata etica”. Infatti “La difesa dell’innocente che non è nato, per esempio, deve essere chiara, ferma e appassionata, perché lì è in gioco la dignità della vita umana, sempre sacra, e lo esige l’amore per ogni persona al di là del suo sviluppo. Ma ugualmente sacra è la vita dei poveri che sono già nati, che si dibattono nella miseria, nell’abbandono, nell’esclusione, nella tratta di persone, nell’eutanasia nascosta dei malati e degli anziani privati di cura, nelle nuove forme di schiavitù, e in ogni forma di scarto”. E il Papa sottolinea che la santità cristiana non si vive in una sorta di iperuranio platonico, ma si concretizza sporcandosi le mani affinché siano superate quelle strutture di peccato, lesive della dignità umana, che ignorano i più elementari princìpi di solidarietà: “Non possiamo proporci un ideale di santità che ignori l’ingiustizia di questo mondo, dove alcuni festeggiano, spendono allegramente e riducono la propria vita alle novità del consumo, mentre altri guardano solo da fuori e intanto la loro vita passa e finisce miseramente”.

La XVI Giornata Sociale 2022 affronterà la grave e, purtroppo, attuale questione della Pace, partendo dalla enciclica “Pacem in terris”, di Giovanni XXIII, la cui pubblicazione avvenne nell'aprile del 1963, dopo che, nell'Ottobre precedente, il Pontefice era riuscito a scongiurare la guerra, che già si profilava all'orizzonte, nel bel mezzo della crisi dei missili a Cuba. Ci si avvia, quindi, alla celebrazione dei 60 anni, e noi pensiamo che oggi educare alla Pace, secondo i criteri della Dottrina sociale della Chiesa, con tanta confusione ideologica che si è creata attorno alla guerra in Ucraina, sia un contributo importante che possiamo offrire a tutte le persone di buona volontà. La Giornata si terrà in Seminario, con inizio alle ore 9,00. Il nostro Arcivescovo introdurrà la preghiera e i lavori. A seguire, il Direttore dell'Ufficio per i problemi sociali presenterà la tematica della Giornata e ne illustrerà lo svolgimento. La relazione fondamentale è affidata a S.E. Mons. Mario Toso, vescovo di Faenza-Modigliana. Già Rettore magnifico dell’Università Pontificia Salesiana (Roma) e Segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Attualmente, Mons. Toso è membro della Commissione CEI per i Problemi sociali e il lavoro e del Comitato Scientifico delle Settimane Sociali. “A 60 anni dalla “Pacem in terris”: il messaggio della Dottrina sociale in un nuovo assetto geopolitico” è il titolo della sua relazione. Subito dopo, il Dr. Claudio Sammartino illustrerà le iniziative in corso, a seguito del documento “Non possiamo tacere”. Dopo l’intervallo, i partecipanti si organizzeranno in gruppi di studio, allo scopo di approfondire quanto emerso nelle relazioni e per elaborare le linee operative, che confluiranno nella “Carta degli impegni”, che sarà presentata al nostro Arcivescovo, che chiuderà la Giornata, alle ore 17,30, con le sue conclusioni.

Vogliamo notare che l’attività dei “gruppi di studio” è ciò che da sempre ha caratterizzato la nostra Giornata ed è un’esperienza che da tutti è stata apprezzata, poiché si tratta di un momento di confronto e di discernimento: e dati i tempi, difficili e complessi, che stiamo vivendo, forse, oggi, più di prima questi gruppi sono da valorizzare nella loro importanza. Siamo consapevoli che come comunità cristiana non possediamo ricette e soluzioni per ogni problema, piuttosto, vogliamo essere compagni di viaggio con tutte le persone di buona volontà per sostenere e incoraggiare la ricerca e l’attuazione di proposte per il bene comune. In definitiva, vogliamo essere cristiani che non si abbandonano al pessimismo sulla tragicità dell'oggi, ma cercano i segni dei tempi in cui sono stati chiamati a vivere, sapendo mettere mano alle cose con la responsabilità e il coraggio della profezia.

Don Piero Sapienza
Direttore

APERTURA DELLA SECONDA FASE DEL SINODO NELLE SINGOLE PARROCCHIE

Arcidiocesi di Catania

Arcidiocesi di Catania
Vicariato Generale

Catania, 31 ottobre 2022

Carissimi confratelli,
il direttore del nostro Ufficio Liturgico Diocesano, Sac. Salvatore Magri, ha predisposto un sussidio per il momento di preghiera che faremo per l’apertura della seconda fase del sinodo nelle nostre parrocchie. Speriamo di avere i pannelli, ma sarà difficile prima del 6 novembre, sicuramente la prossima settimana.
Sarete avvertiti immediatamente per venirlo a ritirare.
Grati a padre Magrì, ci auguriamo reciprocamente la prosecuzione del cammino sinodale in comunione con tutta la Chiesa.
Fraterni saluti.

Mons. Salvatore Genchi
Vicario Generale

Nasce a San Giorgio il Centro Formativo “Livatino” voluto da Caritas Diocesana, Parrocchia e Istituto Comprensivo.

Arcidiocesi di Catania - CARITAS DIOCESANA DI CATANIA

Nasce a San Giorgio il Centro Formativo “Livatino” voluto da
Caritas Diocesana, Parrocchia e Istituto Comprensivo.
Il direttore Don Piero Galvano: “Ripartire dalle periferie per arginare
la dispersione scolastica”.
Domani, venerdì 28 ottobre alle 16:30, presso la Parrocchia Maria Ausiliatrice e San
Domenico Savio (Stradale S. Giorgio, 5), si inaugura il Centro Formativo per
bambini “Rosario Livatino” – Cultura e Legalità. Saranno presenti autorità civili e
religiose.
CATANIA. Ricominciare dall’istruzione per alimentare nei cittadini di domani una coscienza civica
e un percorso di legalità che conducano a una società migliore e più sana. La Caritas Diocesana di
Catania, la Parrocchia Maria Ausiliatrice e San Domenico Savio e l’Istituto Comprensivo
Statale “San Giorgio” hanno firmato un protocollo d’intesa che, grazie anche al contributo
dell’8xmille alla Chiesa Cattolica, a partire da domani, 28 ottobre, si tradurrà nell’attivazione del
Centro Formativo per bambini “Rosario Livatino” – Cultura e Legalità (Stradale San Giorgio,
27). Ospitato all’interno dei locali concessi gratuitamente alla Parrocchia dal Comune di Catania, il
Centro è dedicato agli studenti della scuola primaria di famiglie con fragilità economiche assistite
dalla Parrocchia e dalla Caritas che potranno beneficiare del supporto pomeridiano di docenti
qualificati per sostegno allo studio, recupero, svolgimento dei compiti, potenziamento e attività
laboratoriali di teatro e musica curate da esperti.
Un segno di presenza della Chiesa nel territorio di San Giorgio, considerando che, in uno studio di
settore riportato sul sito del Ministero dell’Interno lo scorso luglio, è stata indicata la percentuale
media di dispersione scolastica di circa il 25%, un dato che pone Catania a livelli di primato
nazionale in rapporto al numero degli abitanti. “La dispersione scolastica – spiega Don Piero
Galvano, direttore della Caritas Diocesana di Catania – è una piaga culturale della nostra città
e soprattutto delle nostre periferie; questo progetto rappresenta una risposta concreta per
cooperare concretamente al fine di arginare un fenomeno pericoloso”.
Le modalità di intervento concordate nel protocollo prevedono che una referente dell’Istituto
scolastico, in seguito a specifiche segnalazioni da parte dei Consigli di classe, eseguite tramite
risultanze scritte derivanti da osservazioni casuali e sistematiche, contatti il parroco per stabilire
modalità di intervento in termini di attività di recupero e di potenziamento. A disposizione dei
bambini anche i laboratori (teatrali e musicali) che saranno consigliati in rapporto alle
predisposizioni e, su parere degli esperti, anche per scopi terapeutici.
Un’iniziativa in una realtà parrocchiale collocata nella periferia catanese e in un contesto già
particolarmente attento alle tematiche dell’educazione e della formazione che vede più di 600
bambini iscritti al catechismo. “È l’impegno della Chiesa in uscita – sottolinea Don Fabio
Vassallo, parroco di Maria Ausiliatrice e San Domenico Savio – che non deve più attendere

l’ingresso di fratelli e sorelle, ma deve andare a cercare e servire anche chi resta all’esterno.
Questa iniziativa nasce appunto per fissare lo sguardo su ciò che il mondo ignora e la dispersione
scolastica è appunto una criticità troppo a lungo trascurata”.
Un progetto che nasce con la scuola ed è a disposizione di famiglie e studenti, evidenziando
l’importante risultato che si può ottenere quando diverse realtà operanti sul territorio agiscono di
concerto e secondo una strategia comune. “Poter confidare nell’azione sinergica tra le realtà
formative, educative, socio-assistenziali presenti nel territorio – dichiara la prof.ssa Concetta
Manola dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo ‘San Giorgio’ – è tra le priorità
auspicate per chi si trova a dirigere una Scuola, ancora più se ubicata in area periferica cosiddetta
a rischio”. In tal senso, prosegue la dirigente, solo “intenti e finalità congiunte e mosse dalla
promozione di senso civico, rispetto e condizione socio-culturale, possono concretamente e
proficuamente contribuire a garantire diritto allo studio e successo formativo a tutti, in un contesto
in cui non sempre tutti si ritrovano ad avere le stesse opportunità, mezzi e strumenti”.
Ed è importante, a questo proposito, il peso specifico che la Chiesa locale può fornire in contesti
che mantengono evidenti elementi di criticità per la crescita di molti giovani. Lo sa bene Alfio
Allegra, presidente della Sesta Municipalità e uno dei protagonisti della concessione dei locali
dell’ex ludoteca comunale alla comunità parrocchiale: “Siamo orgogliosi di aver sollecitato gli
uffici comunali per concedere la ludoteca a Padre Fabio, un parroco che col suo servizio è una
presenza indispensabile per il nostro territorio”.
(27/10/22)
Addetto stampa - Rosario Battiato (tessera n. 116269)
Contatti: 3477286619 - comunicazione@caritascatania.it

UN POPOLO IN CAMMINO DI SANTITA’: è questo il tema della Giornata della Santificazione Universale 2022

Arcidiocesi di Catania - Movimento Pro Sanctitate

UN POPOLO IN CAMMINO DI SANTITA’: è questo il tema della Giornata della Santificazione 
Universale 2022, promossa dal Movimento Pro Sanctitate. A Catania tale giornata avrà come 
momento unitario diocesano la Veglia di preghiera presieduta dall’Arcivescovo Luigi Renna, Lunedì 
14 novembre alle ore 20.00 presso la Badia di Sant’Agata.

“Dio ci attrae tenendo conto della complessa trama di relazioni interpersonali che si stabiliscono 
nella comunità umana: Dio ha voluto entrare in una dinamica popolare, nella dinamica di un 
popolo”: le parole di papa Francesco e il cammino sinodale che tutta la Chiesa sta vivendo sono 
fonte di ispirazione, invito al cambiamento, richiamo a testimoniare che nessuno si salva da solo, 
nessuno diventa santo da solo, perché la chiamata alla santità è un dono da accogliere e da 
condividere.
La Veglia diventa occasione di grazia per esprimere visibilmente l’essere popolo di uno stesso 
territorio che insieme prega e si apre alle esigenze di tutti i popoli. 

Assemblea dei catechisti

Arcidiocesi di Catania - Ufficio Catechistico Diocesano

Si è svolta presso il Santuario di Mompileri l’Assemblea dei catechisti, organizzata dall’Ufficio catechistico diocesano, diretto da don Gaetano Sciuto. La partecipazione all’incontro è stata davvero considerevole con una presenza di circa 650 catechisti provenienti da tutte le parrocchie della Diocesi. L’Arcivescovo Mons. Luigi Renna, coadiuvato da don Gaetano e da don Giuseppe Raciti, Vicario episcopale per la pastorale, ha proposto ai presenti un’acuta e profonda riflessione. A conclusione è seguito un momento di preghiera durante il quale i catechisti hanno ricevuto la benedizione ed il mandato da parte dell’Arcivescovo.

In allegato Messaggio dell'Arcivescovo

Consulta delle Aggregazioni Laicali - Prima Assemblea sinodale “Noi, operai nei cantieri di Betania”

Consulta delle Aggregazioni Laicali

La Consulta delle Aggregazioni Laicali intraprende con entusiasmo il secondo anno del cammino sinodale che proseguirà con l’ascolto sempre più profondo dei bisogni e dei sogni che gli uomini e le donne del nostro tempo esprimono e affidano alla Chiesa.

Facendo tesoro delle indicazioni offerte dall’Arcivescovo nella sua recente Lettera pastorale, il percorso della Consulta inizierà il prossimo 27 ottobre al Seminario arcivescovile con la prima Assemblea sinodale dell’anno fraterno.

“Noi, operai nei cantieri di Betania” è il tema scelto dal Direttivo CDAL per offrire alle associazioni e ai movimenti spunti formativi utili alla costruzione di una nuova dimensione di Chiesa. In questa laboriosa esperienza di comunione, vissuta con tutta la comunità ecclesiale della nostra Arcidiocesi, le Aggregazioni laicali sono consapevoli dello specifico ruolo che compete loro in termini di corresponsabilità nella missione evangelizzatrice della Chiesa e si impegnano ad esercitarlo in ogni “cantiere” con crescente maturità. 

Durante l’estate la Consulta ha continuato a lavorare in sinergia con gli Uffici diocesani interessati: ha collaborato alla stesura del Documento “Non possiamo tacere” elaborato in occasione della tornata elettorale del 25 settembre e che tanto consenso ha ricevuto; ha partecipato, in quanto componente del “Circolo Laudato si’- La Casa comune”, alla programmazione del Tempo del Creato durante il quale si è continuato a coltivare il dialogo ecumenico e interreligioso e ad affrontare le grandi questioni ambientali, climatiche ed energetiche.

Ora, illuminati dallo Spirito e accompagnati dal nostro Pastore, continuiamo il cammino sinodale per realizzare insieme la Chiesa che sogniamo!

Febronia Lamicela – Segretaria Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali

 

 

 

Povertà e risorse a Catania, pubblicato il quarto rapporto della Caritas Diocesana: nel 2021 oltre 330mila interventi, dati in crescita del 25%

Arcidiocesi di Catania - Caritas Diocesana

Povertà e risorse a Catania, pubblicato il quarto rapporto della Caritas Diocesana: nel 2021 oltre 330mila interventi, dati in crescita del 25%.
Tra le principali richieste ci sono alimenti, prodotti per l’infanzia e pagamento di utenze domestiche.

L’Arcivescovo Mons. Luigi Renna: “Occorre operare nella carità ed allo stesso tempo impegnarsi perché le cause della povertà e le strutture che
essa ha costruito, siano distrutte”.

CATANIA. All’Help Center della Stazione Centrale i cuori dei volontari moltiplicano le mani della carità: fratelli e sorelle in difficoltà
vengono aiutati con pasti caldi, vestiario, prodotti per l'infanzia, e possono usufruire di servizi igienici e di una doccia calda. Presenti
anche supporti più complessi dedicati al disbrigo delle faccende burocratiche e al sostegno economico per il pagamento delle utenze
nonché attività di consulenza legale e mediazione bancaria tramite il microcredito. Lo rivela il 4° Report dei servizi della Caritas
Diocesana, delle Caritas Vicariali e Parrocchiali e delle Associazioni dell’Arcidiocesi di Catania (scaricabile dal sito www.caritascatania.it)
che racconta l’impegno di un “pronto soccorso sociale”, un vero e proprio front office per affrontare le molteplici fragilità che riguardano ogni giorno centinaia di persone. In generale, si registra la crescita costante, anno dopo anno, della povertà a Catania: lo testimoniano il 25% in più di interventi e la presenza degli ospiti che è aumentata del 20% nel corso del 2021 rispetto alla rilevazione dell’anno precedente. Sono stati 334.176 gli interventi - principalmente come supporto alimentare - che hanno riguardato circa mezzo migliaio di ospiti, la metà italiani, che quotidianamente si presentano ai servizi della Caritas Diocesana di Catania.

“Se rimaniamo felicemente impressionati davanti al movimento di popolo che si crea durante le nostre feste popolari - scrive l’Arcivescovo, Mons. Luigi Renna, nella sua introduzione -, non possiamo non rimanere parimenti meravigliati e stupiti di tanta carità che, come un ‘vaccino’, si è riversato sulle nostre comunità, rendendole più fraterne e più credibili”. Una riflessione che si spinge oltre la connotazione del servizio compiuto, perché dalla rilevazione l’Arcivescovo traccia un ragionamento più ampio: “I numeri che emergono dall’ascolto del nostro Osservatorio, ci pongono però interrogativi e ci fanno intravedere strade da percorrere per il futuro, soprattutto in una lotta alle povertà che non può essere affrontata solo con l’accoglienza che noi offriamo, il pane che spezziamo, le risorse e la fraternità che condividiamo nel tempo di quella emergenza che per alcune persone è purtroppo storia di una vita intera: occorre operare nella carità ed allo stesso tempo impegnarsi perché le cause della povertà e le strutture che essa ha costruito, siano distrutte”.

Non solo interventi a bassa soglia. Andando nel dettaglio dei servizi, si registrano numeri in crescita anche nell’azione del Centro di Ascolto dell’Help Center che, attraverso una programmazione e gestione di percorsi e strategie messe in atto dai professionisti dell’organismo pastorale per rispondere a bisogni complessi degli utenti, effettua pagamento delle utenze, acquisto di titoli viaggio, orientamento al lavoro e supporto nella gestione dei rapporti con gli uffici del
servizio sanitario nazionale. In crescita anche le esigenze legate a prenotazioni online, redazione curriculum vitae, gestione dei contatti e
della posta elettronica e/o invio email. Complessivamente sono stati 6.363 gli interventi, circa un migliaio in più rispetto al 2020. Un impegno che viene quotidianamente declinato a partire da una consapevolezza del cuore suggerita dal direttore della Caritas Diocesana, Don Piero Galvano: “Sono profondamente convinto che se non Lo riconosciamo presente nell’Eucaristia, non Lo riconosceremo neanche presente in ogni volto umano. Bisogna avere una sola fede che si esprime nell’amare Dio e il prossimo: queste due realtà non si possono separare”. Una cura verso il prossimo che va comunicata perché possa contagiare al bene: “Far conoscere, anche attraverso l’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse, il bene che la Chiesa compie - conclude il direttore - è importante perché in questo modo si testimonia con la vita, con i fatti la fede nel Signore Gesù”.

I dati lasciano emergere il profilo dell’utente medio che si presenta all'Help Center: italiano, uomo (65,9% del totale), con bassa scolarizzazione (40,1% si è fermato alla licenza media), con figli (58,7% del totale), con abitazione precaria (20% del totale ha un domicilio di fortuna), e disoccupato in cerca di nuova/prima occupazione (70% del totale). Tra i nuovi utenti, coloro che si sono registrati per la prima volta, predominano soprattutto gli uomini compresi tra 45 e 60 anni, spesso lavoratori del sommerso oppure ex commercianti travolti dalla crisi. Elementi che trovano conferma nelle parole della dott.ssa Carmela Impeduglia, referente dell’Osservatorio: “Si tratta di persone sole, italiane e straniere, prive di un lavoro stabile e di relazioni supportive, spesso con problemi di salute, e di nuclei a rischio di esclusione, penalizzati ancor di più dalla pandemia che ha fiaccato la loro vita aumentando lo svantaggio che segna anche i loro figli a livello scolastico e sociale”. Problemi che infatti si declinano in quella che è “un’annosa criticità sociale: la questione minorile come emergenza educativa - evidenzia la referente - che nella nostra Città Metropolitana ha raggiunto livelli allarmanti”.

Notevole il lavoro svolto per censire anche il servizio delle Caritas Parrocchiali e Vicariali. Sono state una cinquantina le realtà che hanno contribuito al Rapporto, circa un terzo del totale delle parrocchie presenti nell’Arcidiocesi, e anche in questo caso emerge tutto il peso che la Chiesa locale continua ad avere nel supportare le fragilità delle famiglie e dei singoli in difficoltà: più di 9mila le persone assistite soprattutto con pacchi spesa, ma anche tramite pagamento delle utenze, farmaci, supporto nella ricerca del lavoro, vestiario e altri beni di prima necessità. Il rapporto è inoltre arricchito da una sezione dedicata alla realtà della rete Caritas - Talità Kum e Associazione Famiglie Il Sentiero - e un’altra alle associazioni del terzo settore operanti in città. Di grande rilievo anche il capitolo dedicato alle storie dei volontari e dei beneficiari.
 

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