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Omelia per l’ordinazione presbiterale dei diaconi Alfio Caruso e Sebastiano Scamporrino Cattedrale di Catania 7 ottobre 2023 Memoria di Maria Santissima del Rosario
Omelia per l’ordinazione presbiterale dei diaconi Alfio Caruso e Sebastiano Scamporrino
Cattedrale di Catania
7 ottobre 2023
Memoria di Maria Santissima del Rosario

Laudate Deum. Mons. Renna (Cei): “Il potere va usato con responsabilità, anche l’Italia faccia passi avanti”
Laudate Deum. Mons. Renna (Cei): “Il potere va usato con responsabilità, anche l’Italia faccia passi avanti”
"Siamo usciti dalla Settimana Sociale di Taranto del 2021 con grandi progetti, soprattutto quello di sostenere la transizione ecologica con le comunità energetiche, con l’idea di un carbon free che vedesse coinvolte tutte le comunità parrocchiali che costituiscono la rete più ricca che innerva la vita del Paese. Ma siamo ancora in attesa dei decreti attuativi". Parla mons. Luigi Renna, arcivescovo di Catania, presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici in Italia
“Le donne e gli uomini di buona volontà sono accanto a noi e spesso sono più sensibili di noi cattolici verso il tema dell’ambiente. Dobbiamo lavorare insieme”. Mons. Luigi Renna, arcivescovo di Catania, presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici in Italia, commenta l’esortazione apostolica Laudate Deum.
Eccellenza, la crisi climatica è “una malattia silenziosa che colpisce tutti noi”. Siamo giunti a una svolta?
Il Papa ha fatto un gesto inedito rispetto ai suoi predecessori e al suo stesso Magistero. Scrivere un’esortazione apostolica sullo stesso argomento di un’enciclica a otto anni di distanza esprime una grande preoccupazione per quello che egli definisce un mondo che “si sta sgretolando e forse si sta avvicinando a un punto di rottura”. Dimostra una coscienza critica che ci deve inquietare. Non per essere pessimisti, ma per crescere nella responsabilità. È un invito a tutti a crescere nella responsabilità davanti a qualcosa che può essere ineluttabile.
L’esortazione è a tratti un testo tecnico, con numeri e considerazioni scientifiche. Questo richiamo al dato oggettivo richiama l’urgenza avvertita dal Santo Padre su una condizione che riguarda l’intera umanità?
Soltanto l’enciclica Pacem in Terris di Giovanni XXIII e Populorum Progressio di Paolo VI sono così stringenti su alcune tematiche, soprattutto la seconda con il riferimento a tanti dati tecnici sullo sviluppo. La stessa attenzione è presente in Laudate Deum, perché il Papa dà spazio al cosiddetto momento del vedere, cui segue il giudicare e l’agire. Purtroppo le tante opinioni negazioniste inficiano la formazione di un giudizio obiettivo.
Si continua a dire che questi passaggi d’epoca sono stati sempre presenti nella storia, ma il Papa ribadisce che non è mai accaduto a così breve distanza. E non si può gettare la croce del surriscaldamento del pianeta all’aumento della popolazione, soprattutto nel sud del mondo: il consumo delle risorse avviene nei Paesi più ricchi.
Non ci si può sottrarre all’evidenza dei fatti.
Francesco ci mette davanti ad alcuni dati inoppugnabili e a letture distorte, che sono mosse da visioni ideologiche e utilizzate da chi non vuole questo cambiamento, perché evidentemente ha dei costi in termini di una visione tecnocratica che dovrebbe arretrare per far sì che il pianeta non arrivi al punto di rottura.
“Non ogni aumento di potere è un progresso per l’umanità”, avverte Francesco. Che richiama l’immagine del “pungiglione etico” per arrestare la corsa sfrenata guidata da tecnologia e ragioni economiche.
Il pungiglione etico è anche un pungiglione di carattere politico ed economico. Mi richiama ad un passaggio del documento preparatorio delle Settimane Sociali, nel quale si invita a non avere paura del potere, perché
il potere può essere utilizzato in modo irresponsabile, subordinandolo a visioni economiche nelle quali prevale il marketing e la falsa informazione. Invece noi vogliamo riappropriarci di un potere che sia quello di poter-essere, poter-fare, poter-cambiare.
Il potere va usato con responsabilità e con una visione molto chiara.
Il multilateralismo è davvero “una strada inevitabile”?
Dobbiamo orientare il potere a un uso buono che è – come ricorda Francesco – quello che prevede gli accordi multilaterali. Il multilateralismo distribuisce potere a tanti, permette a tutti di poter sedere a un tavolo nel quale si decide. Si consente anche alla società civile, come nell’accordo di Ottawa sulle mine anti uomo, di partecipare. Il potere deve andare di pari passo con la democrazia, con gli accordi multilaterali, con il coinvolgimento secondo un principio di sussidiarietà della società civile. È il potere di cambiare.
Francesco denuncia la “debolezza della politica internazionale”, guidata dalle “mutevoli circostanze politiche o dagli interessi di pochi”.
Alcuni Paesi hanno forti interessi e bloccano i protocolli. Per questo il Papa invita ad accordi multilaterali in cui non ci sia soltanto il peso delle grandi potenze. Ma il problema riguarda anche il nostro Paese. Siamo usciti dalla Settimana Sociale di Taranto del 2021 con grandi progetti, soprattutto quello di sostenere la transizione ecologica con le comunità energetiche, con l’idea di un carbon free che vedesse coinvolte tutte le comunità parrocchiali che costituiscono la rete più ricca che innerva la vita del Paese. Ma siamo ancora in attesa dei decreti attuativi.
Anche la nostra Italia deve fare passi da giganti e non comprendiamo perché dopo tante promesse questi accordi ancora non arrivino.
Li aspettiamo con ansia e spero che l’esortazione di Papa Francesco solleciti i nostri parlamentari e le commissioni che sono state investite di questo compito ad agire subito.
Laudate Deum è anche una sfida per la Chiesa italiana?
Darà nuovo slancio al nostro agire. Viviamo in un momento storico segnato dal Sinodo della Chiesa universale e dal Cammino sinodale, certamente l’esortazione diventa un tema di carattere politico.
La Chiesa italiana deve fare uno sforzo maggiore per recepire questo argomento.
Cercheremo di metterlo anche di più in agenda nel percorso verso le Settimane Sociali, in un terreno già fecondo iniziato a Taranto. Mi piace l’incipit che ricorda la Pacem in Terris, l’invito rivolto “a tutte le persone di buona volontà”. La Chiesa è chiamata non solo a recepirla ma anche a diffonderla nella società civile, a farla diventare cultura. Le donne e gli uomini di buona volontà sono accanto a noi e spesso sono più sensibili di noi cattolici verso questi tema. Dobbiamo lavorare insieme.

A Catania Missio Giovani riparte perché… la Missione si fa insieme!
A Catania Missio Giovani riparte perché… la Missione si fa insieme!
È proprio nel giorno in cui si ricorda Santa Teresa di Gesù Bambino, patrona dei missionari, che i ragazzi di
Missio Giovani di Catania hanno cominciato la loro missione a Zafferana Etnea.
Precisamente sul sagrato della Chiesa Madre del paese, durante la manifestazione della nota fiera
dell'ottobrata, i ragazzi di Missio Giovani hanno esposto, assieme a gioia e speranze, i progetti che vengono
sostenuti dalle Pontificie Opere Missionarie. I giovani hanno raccontato progetti, proposto piccole attività e
dialogato con chi, incuriosito, si lasciava coinvolgere da ciò che gli veniva proposto.
Nel corso di quest'anno è dunque nato il nuovo gruppo di Missio Giovani, formato da giovani volenterosi che
proprio come Teresa sono dei "piccoli granelli di sabbia" in un oceano d'indifferenza. Eppure il loro cuore è ardente, i loro piedi in cammino, i loro occhi speranzosi nel portare Gesù a tutti con fiducia e senza riserve.
Eppure Teresa, pur essendo patrona dei missionari, non è mai partita in missione. Questo perché, come dice Papa Francesco nell'udienza generale del 7 giugno 2023, "i missionari non sono solo quelli che fanno tanta strada, imparano lingue nuove, fanno opere di bene e sono bravi ad annunciare; no, missionario è anche chiunque vive, dove si trova, come strumento dell’amore di Dio; è chi fa di tutto perché, attraverso la sua testimonianza, la sua preghiera, la sua intercessione, Gesù passi".
È dunque attraverso i sentimenti della carità e quella voglia di fare in modo che Gesù sia amato, attività molto cara a Teresa, che questi giovani si mettono in cammino
Il primo obiettivo comune è quello di conoscere il territorio ed integrarsi con esso perché la missione innanzitutto si vive nel luogo in cui si è. Diventa fondamentale allora il rapporto con le parrocchie e la costruzione di una rete capace di creare comunione e sinergia, perché come dice quello che ormai è il motto di Missio giovani, "la missione si fa insieme"!
I ragazzi inoltre invitano chiunque volesse conoscere la realtà o prendervi parte a contattare le loro pagine Instagram o Facebook "missiogiovanict".
Tutto il gruppo Missio ringrazia padre Deodato Mammana, direttore dell’Ufficio missionario diocesano, per accompagnarli ed incoraggiarli sempre con amorevole fiducia. Ringrazia, inoltre, padre Salvatore Scuderi, parroco della Chiesa Madre di Zafferana, per averli ospitati e per aver creduto in loro e nel loro progetto. Si ringraziano infine i ragazzi della Chiesa Madre che veramente con tanta volontà e coraggio si sono messi in gioco e hanno aiutato Missio in ogni modo, divenendo con la loro gioia davvero indispensabili! Missio giovani Catania vi aspetta ancora domenica prossima davanti al Collegio Sant'Anna (Via Roma 254)
dalle 16:30 alle 20:30.
Manuela Grasso Missio Giovani Catania.

MISSIO CATANIA, OTTOBRE 2023
MISSIO CATANIA, OTTOBRE 2023
LA VEGLIA MISSIONARIA SI TERRA’ IN SEMINARIO SABATO 21 OTTOBRE ALLE ORE 20.00
Carissimi, è a disposizione, presso l’ufficio missionario di Catania, sito in via Vittorio Emanuele 159, il materiale missionario per l’anno pastorale 2023/24.
È possibile ritirarlo tutti i lunedì e i venerdì ore 10/12.
Papa Francesco per quest’anno ha scelto un tema che prende spunto dal racconto dei Discepoli di Emmaus: “Cuori ardenti, piedi in cammino“.
Avranno “Cuori ardenti e piedi in cammino” solo dopo avere incontrato il Risorto.
Gesù con la Sua Parola aprirà la loro mente alla Scrittura e soprattutto spezzerà il Pane (come avviene nelle nostre assemblee domenicali) e i discepoli saranno pronti ed entusiasti a tornare sui propri passi per raccontare a tutti l’incontro che ti cambia la vita!
Il materiale missionario di quest’anno comprende due guide: una per gli adulti da utilizzare nel mese di ottobre e l’altra per i ragazzi da utilizzare durante tutto l’anno pastorale 2023/24.
Il sussidio per adulti, oltre a presentare le quattro opere pontificie missionarie (Propagazione fede, Infanzia missionaria, Adozione seminaristi, Formazione missionaria del clero), coglie l’occasione per comunicare sia il resoconto in euro degli aiuti distribuiti dalle Pontificie opere Missionarie nel 2022, sia alcune proposte per animare le Celebrazioni Eucaristiche delle 5 domeniche di ottobre. Il libretto (testo, guida, sussidio,...) inoltre propone : Veglia di preghiera, Adorazione Eucaristica, Riflessioni sui stili di vita e Testimonianze di missionari.
Il sussidio per i ragazzi è una guida per tutto l’anno pastorale. La giornata missionaria mondiale dei Ragazzi dai 6 ai 14 anni è sempre stata celebrata il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, ma con facoltà di spostarla in data più compatibile con altri impegni diocesani e parrocchiali. Per la nostra diocesi di Catania è suggerita per la domenica 7 gennaio.
Il materiale missionario, oltre ai sussidi, comprende anche due manifesti da esporre uno il 22 ottobre e l’altro il 7 gennaio, bustine, immaginette, salvadanai in cartoncino e novene di Natale da consegnare ai ragazzi.
Vi aspettiamo. Buon lavoro.
L’ufficio diocesano di Animazione Missionaria

Intervento dell’Arcivescovo Renna al Convegno nazionale di Catania: LOTTA ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA, LAVORARE INSIEME
In allegato:
Intervento dell’Arcivescovo Renna al Convegno nazionale di Catania
LOTTA ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA, LAVORARE INSIEME

cammino di incontri per le corali
Ufficio Liturgico - Sezione Musica Sacra.
Prosegue il cammino di incontri per le corali.
Seconda tappa: l'Arcivescovo incontra le Corali, lunedì 16 ottobre, ore 19.30, presso il Seminario Interdiocesano.
In allegato i dettagli!

Nomine Comitato per la Festa di Sant’Agata 2024
Basilica Cattedrale S.Agata V.M. Catania
Ufficio Stampa
Via Vittorio Emanuele 163 Catania - Tel. Addetto Stampa: 347 0452797 ufficiostampa.festasagata@gmail.com
COMUNICATO STAMPA
Nomine Comitato per la Festa di Sant’Agata 2024
L’Arcivescovo di Catania S.E. Mons. Luigi Renna ed il Sindaco di Catania Avv. Enrico Trantino, con unione d'intenti, hanno formalizzato le nomine dei nuovi componenti del Comitato per la Festa di Sant'Agata della Città di Catania, consegnando loro una festa arricchita di tanti elementi che ormai la caratterizzano.
Il nuovo Comitato risulta così composto:
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● Dott. Carmelo Grasso*, presidente;
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● Avv. Valeria Rizzo, vice presidente;
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● Don Orazio Bonaccorsi, segretario;
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● Dott. ssa Clara Leonardi, tesoriere;
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● Dott. Attilio Cappellani;
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● Dott.ssa Fernanda Pontorno;
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● Dott. Walter Cerreti.
L'Arcivescovo ed il Sindaco porgono al nuovo comitato l'augurio di buon lavoro al servizio del popolo di Sant'Agata ed esprimono altresì profonda gratitudine al comitato uscente: alla presidente dott.ssa Maria Agata Gennarino, a cui va il titolo di presidente emerito, ed ancora al vice presidente Gen. Ettore Mastroieni, al segretario Don Orazio Bonaccorsi, al tesoriere Ing. Biagio Bisignani, ed agli altri componenti, Prof. Agatino Cariola, Prof.ssa Cintia Torrisi, Prof. Giovanni Di Rosa.
Catania, 29 settembre 2023
festa dei Santi Michele, Gabriele e Raffaele, ArcangeliAddetto Stampa Giacomo Scuderi Odg Sicilia n. 098204 Cell: 347 04 52 797
* Carmelo Grasso nasce a Catania nel 1963.
A conclusione del servizio militare obbligatorio, fonda l’azienda che dirige dal 1984 (allestimenti per comunità). Coniugato e padre di 3 figlie (col nome di Agata in anagrafe). Porta il “votu” da bambino, conosce e vive la festa di Sant’Agata da dentro il cordone.

Incendi in Sicilia: vescovi, “la nostra Isola fagocitata da fiamme devastanti, mani diaboliche hanno ucciso le vite di tre nostri anziani
“Ritorna a piovere cenere sulla nostra Isola. La Sicilia brucia, non solo per l’innalzamento della temperatura, ma perché fagocitata da fiamme devastanti: bruciano boschi, campagne, strade, autostrade, case, aeroporti, parchi archeologici, discariche, chiese e conventi. Bruciano perfino le spoglie dei santi. Si ustionano gravemente i corpi degli addetti e dei volontari che prestano soccorso. Le mani diaboliche di vandali senza cuore e coscienza hanno ucciso le vite di tre nostri anziani. Bruciano di paura, di ansia, di disperazione, di rabbia e di dolore i volti e ‘anime’ delle più di duemila vittime innocenti di questo infuocato e, purtroppo, annunciato e quasi ‘atteso’ inferno terreste: gli sfollati”. Si apre con queste sofferte e dure parole la lettera diffusa dai vescovi di Sicilia a seguito dei tanti incendi ce stanno devastando l’Isola. “Quando già andiamo sui pianeti e nelle altre galassie con i droni e i robot, quando facciamo la guerra con missili di precisione e satelliti che scrutano i territori di centimetro in centimetro, non riusciamo a proteggere la nostra ‘casa comune’ da previsti eccessi meteorologici. E questo deve ripetersi ogni anno?”, denunciano i presuli, secondo i quali “senza impantanarsi tra le ceneri della grigia burocrazia o i rimpalli di competenze e responsabilità le varie Istituzioni che ci governano non possono ancora lasciare la situazione com’è”. “Occorre assumersi la responsabilità sui piani preventivo, educativo, strutturale e repressivo”, ammoniscono i vescovi siciliani. “Non siamo così ingenui da non vedere il tentativo, ben pianificato e, in parte anche ben riuscito, di menti e mani criminali che attentano alla vita dell’uomo, al nostro patrimonio storico, religioso e culturale”, proseguono i presuli: “Queste mani accostate alle dichiarazioni di circostanza di alcuni governanti e burocrati che, al più, denunciano i pochi mezzi a disposizione, finiscono per umiliare la nostra terra. Gli incendi non devastano questa terra da decenni? Ignoriamo forse la mancata prevenzione, l’incuria nella gestione del territorio, l’abbandono inarrestabile delle campagne, il processo di tropicalizzazione del clima?”, domandano. “Noi cittadini della casa comune siamo chiamati a farci custodi del prossimo”, esortano i vescovi, per i quali “bisogna attivare un sano processo di coscientizzazione alla giustizia e alla verità, superando anche il silenzio omertoso e correggendo i comportamenti offensivi del creato”. “Noi vescovi – concludono – insieme alle comunità cristiane invochiamo l’aiuto di Dio perché sostenga il popolo in queste ore drammatiche e invii i suoi angeli al fianco dei soccorritori, dei volontari, dei tanti amministratori che lottano, come pure di tutti coloro che hanno perso tutto”.

SANTUARIO SAN FRANCESCO ALL’IMMACOLATA LE SANTE MESSE ALLA CHIESA DELLA SS. TRINITA’
Da giovedì 28 settembre chiusura temporanea
SANTUARIO SAN FRANCESCO ALL’IMMACOLATA LE SANTE MESSE ALLA CHIESA DELLA SS. TRINITA’
In considerazione della richiesta pervenuta da parte della Prefettura di Catania, il Santuario di San Francesco d’Assisi all’Immacolata verrà, con effetto immediato, chiuso ai fedeli e al pubblico finché non siano state effettuate le necessarie verifiche strutturali e i lavori che si dovessero rendere necessari.
Pertanto le celebrazioni liturgiche del Santuario di San Francesco all’Immacolata, a partire da giovedì 28 settembre 2023, si terranno presso la Chiesa della Trinità, in via Vittorio Emanuele II. Le Sante Messe verranno celebrate alle ore 9,00 e alle ore 19,00. Per la Festa di san Francesco le Sante Messe saranno alle 9,00, alle 11,00 e alle 19,00. Il “Transito” sarà alle ore 20,30. Continueranno regolarmente i Sabati dell’Immacolata.
La nota della Prefettura fa riferimento a un sopralluogo effettuato l’11 settembre scorso dalla Sovrintendenza ai Beni culturali e ambientali di Catania, da cui è emerso che “la situazione strutturale dell’edificio negli anni si è leggermente aggravata, con particolare riferimento alle volte e alle cupole delle due navate laterali” per cui si rende necessario prendere tutte le misure necessarie per evitare che eventuali distacchi di intonaco possano provocare danni ai fedeli o al pubblico.
