60 ° Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni «Un meraviglioso poliedro» Domenica 30 aprile 2023

La tematica che quest’anno l’Ufficio Nazionale per la Pastorale delle Vocazioni propone per
la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni vuole cogliere l’invito di papa Francesco e
richiamare l’attenzione sulla reciprocità delle diverse vocazioni nella Chiesa. È l’orizzonte
proposto anche dalla Esortazione Apostolica post-sinodale: «imparando gli uni dagli altri, potremo
riflettere meglio quel meraviglioso poliedro che dev’essere la Chiesa di Gesù Cristo» (ChV 207). In
tal modo si vuole promuovere l’esercizio di affinare lo sguardo e di maturare nelle nostre
comunità stili e prassi nuove per riconoscere «la ricchezza della varietà delle vocazioni di cui la
Chiesa si compone» (ChV 207).
Per molto tempo nella Chiesa, a partire dalla riforma gregoriana, la parola vocazione è
stata riferita – purtroppo in larga parte lo è ancora – solo allo stato clericale e allo stato religioso:
solo questi sono coloro che hanno la vocazione. Questa mentalità clericale viene fissata nel famoso
Decreto di Graziano nella sezione giuridica di diritto amministrativo, strumentalizzando in tal modo
il diritto per affermare questo modello di Chiesa strutturato sui cosiddetti “stati di perfezione”. Oggi
invece più che mai la parola vocazione andrebbe invece riferita alla vita cristiana, cioè,
identificando la vocazione con la vita cristiana, la vita teologale della fede, speranza e carità.
Il corretto recupero del senso della parola vocazione trova la sua fonte nei racconti
evangelici, i quali ci presentano Gesù che chiama: non chiama a diventare prete, frate o suora ma a
diventare discepoli. Il discepolo del Vangelo è colui che con la sua vita testimonia la bellezza e la
grandezza della relazione con Gesù: sta qui l’origine di ogni verità della vita cristiana. Le vocazioni
«sono infatti espressioni molteplici e articolate attraverso cui la Chiesa realizza la sua chiamata a
essere segno reale del Vangelo accolto in una comunità fraterna. Le diverse forme di sequela di
Cristo esprimono, ciascuna a modo proprio, la missione di testimoniare l’evento di Gesù, nel quale
ogni uomo e ogni donna trovano la salvezza» (DF 84). Così la Chiesa può riconoscersi come un
meraviglioso poliedro.
Animati da questa consapevolezza, sabato 29 aprile alle ore 20, l’Ufficio Diocesano per
la Pastorale delle Vocazioni invita le famiglie, i giovani, le associazioni e le aggregazioni laicali, religiose e i religiosi,
i membri degli istituti secolari e il clero dell’Arcidiocesi ad un grande
raduno di preghiera unanime e concorde, forti nella certezza che solo sostando ai piedi di Gesù
«tutto diventa un dialogo vocazionale, tra noi e il Signore ma anche tra noi e gli altri. Un dialogo
che, vissuto in profondità, ci fa diventare sempre più quelli che siamo: nella vocazione al sacerdozio
ordinato, per essere strumento della grazia e della misericordia di Cristo; nella vocazione alla vita
consacrata, per essere lode di Dio e profezia di una nuova umanità; nella vocazione al matrimonio,
per essere dono reciproco e generatori ed educatori della vita» (Francesco, Messaggio per la 59a
Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, Roma 8 maggio 2022).
I luoghi di raduno delle veglie di preghiera saranno:

  1. Per la Zona Città: Parrocchia SANTISSIMO CROCIFISSO DEI MIRACOLI

  2. Per la Zona Bosco: a Viagrande Parrocchia SANTA MARIA DELL’IDRIA

  3. Per la Zona Circum: a Bronte Parrocchia SANTISSIMA TRINITÀ

In attesa di incontravi, fraterni saluti.

Il Direttore e l’Equipe
dell’Ufficio per la Pastorale delle Vocazioni