“COME SE VEDESSERO l’INVISIBILE”: MARIA CHIARA MANGIACAVALLO TESTIMONIAL DEL 6° PERCORSO PER ANIMATORI VOCAZIONALI

"Come se vedessero l'infinito" è il titolo della sesta edizione del Pav, il Percorso per animatori vocazionali che si svolgerà a Mascalucia (CT) dal 26 al 28 luglio 2019. Ad organizzarlo è il Centro regionale per le Vocazioni della Conferenza episcopale siciliana.

Come ogni anno, gli educatori, le equipe vocazionali e di Pastorale giovanile, i catechisti, ma anche i presbiteri e i diaconi, i consacrati e le consacrate di Sicilia, i seminaristi e i novizi, le coppie di sposi, i giovani che prenderanno parte al Percorso per animatori vocazionali 2019 saranno accompagnati da una figura di riferimento. In questa sesta edizione, la testimonial scelta nell’ambito dell’appuntamento dal titolo “Come se vedessero l’invisibile” sarà Maria Chiara Mangiacavallo (1985 – 2015).

La sua è quella che mons. Guglielmo Giombanco, vescovo di Patti e delegato CESi per le Vocazioni, definisce una “forte testimonianza di fedeltà a Cristo e al Vangelo“: Maria Chiara era una giovane siciliana della Chiesa di Agrigento che “con la sua vita breve e intensa ha fatto risplendere la luce di Dio nel mondo. È la luce dell’amore che dona nuove ragioni di vita – continua mons. Giombanco – , che motiva le scelte e orienta l’esistenza verso nuovi orizzonti“.

In sintonia con il ritratto offerto dal vescovo delegato, il sottotitolo dell’evento: “Vuoi risplendere?”.

La presentazione dell'”esempio di speranza custodita nel cuore, perché suscitata dalla fede e dell’amore per vivere la vita come cammino di libertà verso il dono di sé” è importante ed utile, secondo gli organizzatori, per quanti intendono formarsi alla cultura vocazionale per essere, nei propri ambienti, “promotori delle vocazioni e accompagnatori spirituali per un serio discernimento“.

La consapevolezza che Qualcuno ci ha chiamati all’esistenza per un atto di amore – per mons. Giombanco – crea in noi la capacità di amare e di donarci. Tale capacità è il riflesso del Suo essere intimo ed è il segno della nostra misteriosa appartenenza a Lui“.

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