Arcidiocesi di Catania
Vicariato Generale
Ai presbiteri e ai Diaconi
Alle persone di Vita Consacrata
Alla Comunità Diocesana
Carissimi,
torna ancora una volta il felice appuntamento del pellegrinaggio Diocesano a Mompileri, Santuario benedetto dalla nostra Arcidiocesi, dove Maria ci convoca, ci attende, ci invita alla preghiera e alla contemplazione di Cristo Gesù, che Lei tiene teneramente tra le sue braccia.
L’intera Chiesa di Catania è chiamata a compiere il cammino verso quel luogo san to e tutti vogliamo metterci al seguito del Vescovo, nostro Pastore, per giungere insieme pregando, da tutti i punti della Diocesi.
“Popolo e pastori insieme per divenire oasi di misericordia”; durante tutto l’anno Santo della Misericordia, siamo stati chiamati a questo impegno dall’Arcivescovo, ma come sempre Egli ci ricorda, finito l’Anno Santo continuano i suoi richiami, per continuare ogni opera di bene che sempre noi cristiani con l’aiuto di Dio siamo chiamati a compiere, per essere produttori di buoni frutti.
Il Concilio Vaticano II ci insegna che la “Beata Vergine Maria avanzò nella peregrinazione della fede” (L.G. 50) sul suo esempio e col suo aiuto anche noi vogliamo avanzare verso Mompileri pellegrini nella fede, nella speranza e nella carità, per “conservare come Maria al suo Figlio la nostra unione a Lui sino alla Croce”, per accoglierla con rinnovato amore quale Madre donataci da Gesù mentre morente pendeva dalla Croce: “Donna ecco tuo figlio” (Gv19, 20-27)
Il pellegrinaggio, come già accennato, è un cammino nella preghiera, che noi compiamo recitando il Santo Rosario. Una preghiera che vogliamo riscoprire, per farla risuonare anche nella nostra epoca, nelle nostre comunità, nelle nostre famiglie, nei nostri gruppi.
San Giovanni Paolo II nella lettera apostolica “Rosarium Virginis Mariae” ci dice “che nella sua semplicità, rimane, anche in questo terzo millennio, una preghiera di grande significato, destinata a portare frutti di santità.” Nella stessa lettera apostolica Giovanni Paolo II cita alcuni suoi predecessori che hanno riservato grande attenzione al Santo Rosario: da Leone XIII a Giovanni XXIII a Paolo VI che nell’Esortazione apostolica “Marialis Cultus”, sottolinea, in armonia con il Concilio, il suo carattere evangelico e il suo orientamento Cristologico.
La corona del Rosario che il 30 maggio terremo tra le nostre mani, deve accompagnarci sempre perché le nostre giornate siano illuminate, riscaldate e confortate da questa preghiera. Il Beato Bartolo Longo concludendo la supplica alla Madonna di Pompei usa parole tanto belle, che vale la pena ricordare, come ha fatto Giovanni Paolo II chiudendo la sua esortazione Apostolica: “ O Rosario benedetto di Maria, catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo di amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza negli assalti dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai di conforto nell’ora dell’agonia. A te l’ultimo bacio della vita che si spegne. E l’ultimo accento delle nostre labbra sarà il tuo nome soave, o Regina del Rosario di Pompei, O Madre nostra cara, o rifugio dei peccatori, o Sovrana Consolatrice dei mesti. Sii ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo”.
La preghiera del Rosario in occasione del pellegrinaggio di quest’anno sarà soprattutto per il nostro Vescovo che ricorderà il prossimo 3 ottobre il 25° di Ordinazione Episcopale.
Alla Vergine di Mompileri vogliamo affidare il suo ministero apostolico, le sue fatiche, le sue preoccupazioni e a Lui augurare ancora un percorso di grazia a favore di questa nostra Chiesa di cui è Padre e Pastore.
Il nostro pellegrinaggio, quest’anno è impreziosito dalla presenza delle reliquie di S. Nicolò Politi, che la comunità di Adrano, sacerdoti, Religiosi e fedeli, porteranno a Mompileri nel 900° anniversario della nascita. Adrano, che sta vivendo la grazia della visita pastorale, sicuramente avvertirà in maniera ancora più forte la gioia di andare verso Maria accompagnata dall’intercessione del suo Santo Patrono.
Con l’autorevolezza propria il nostro Vescovo esprimerà il suo grazie, che in queste poche righe mi permetto di indirizzare anche io a Padre Alfio Privitera, che con gioia e senza risparmiarsi in alcuna fatica lavora per il nostro santuario.
Insieme a lui grazie a Padre Marco Callerame, alla Comunità Fraternità e a quanti, non solo in occasione del pellegrinaggio, si spendono per il Santuario.
Catania, 24 aprile 2017
Sac. Salvatore Genchi
Vicario Generale